tag:blogger.com,1999:blog-61800658900888038212024-02-02T05:58:21.296-08:00[R]EVOLUTIONBlog di informazione eco e sostenibile, scienza, tecnologia, spiritualità, psicologia, attualità, culturaAnonymoushttp://www.blogger.com/profile/13744062097324334277noreply@blogger.comBlogger35125tag:blogger.com,1999:blog-6180065890088803821.post-89649007183160252372016-09-13T11:06:00.001-07:002016-09-13T11:06:19.643-07:00Usa, l'industria dello zucchero pagò scienziati per mentire<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-XGxO2rtoxv5IjVnbrn8ZmqBqyWG6STnMK_lypMVpl1EswHmbl7R3KWNLCEaIX_JwfhAapx5au4zPtsYrtk49kx4tL91v40Q5OlsVpj2rE4lIY4fjc8BY916bVsawY3hBzSihk3vgOLa1/s1600/zucchero.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-XGxO2rtoxv5IjVnbrn8ZmqBqyWG6STnMK_lypMVpl1EswHmbl7R3KWNLCEaIX_JwfhAapx5au4zPtsYrtk49kx4tL91v40Q5OlsVpj2rE4lIY4fjc8BY916bVsawY3hBzSihk3vgOLa1/s320/zucchero.jpg" width="320" /></a></div>
<span style="font-size: large;"><i>Alcuni documenti scoperti da un ricercatore della University of California di San Francisco rivelano che per oltre 50 anni gli studi sui problemi cardiaci e il ruolo dell'alimentazione vennero pilotati dalla Sugar research foundation</i></span><br /><br /><a name='more'></a><br /><div>
Decine di scienziati, negli Anni 60, furono pagati dall'industria americana dello zucchero per sminuire il collegamento tra consumo di zucchero e problemi cardiaci e spostare così l'attenzione sui grassi saturi. A rivelarlo sono una serie di nuovi documenti scoperti recentemente da un ricercatore della University of California di San Francisco e <a href="http://archinte.jamanetwork.com/article.aspx?articleid=2548255">pubblicati</a> sul magazine Jama Internal Medicine. La verità che emerge è sconvolgente: la lobby dello zucchero avrebbe pilotato per più di cinquant'anni studi sul ruolo dell'alimentazione sui problemi cardiaci. "Sono stati in grado di sviare il dibattito sullo zucchero per decenni", ha detto al New York Times, Stanton Glantz, professore di medicina e autore del paper uscito su Jama.</div>
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<br />I documenti trovati dimostrano che l'associazione Sugar research foundation, oggi diventata <a href="https://www.sugar.org/">Sugar Association</a>, corruppe tre ricercatori di Harvard per pubblicare un'analisi sullo zucchero e sui grassi in rapporto alla salute del cuore. Era il 1967 e ognuno dei tre studiosi ricevette circa 50.000 dollari. Sia gli scienziati coinvolti nello scandalo che i membri dell'associazione non sono più vivi. Uno dei tre esperti è D.Mark Hegsted, che nella sua lunga carriera diventò capo della divisione che si occupa di nutrizione al Dipartimento dell'Agricoltura statunitense. Il suo gruppo pubblicò le linee guida sull'alimentazione nel 1977.<br /><br />I documenti fanno riferimento ad avvenimenti accaduti quasi 50 anni fa, ma sono importanti anche oggi perché il dibattito sul ruolo degli zuccheri e del grasso è tuttora al centro delle speculazioni della comunità scientifica. Per decenni i ricercatori hanno spinto gli americani a consumare prodotti con basso contenuto di grassi, ma ricchi di zuccheri, che hanno aumentato il numero di obesi.<br /><br />Anche in tempi più recenti, ricorda il New York Times, ci sono stati diversi tentativi di sminuire il rischio dovuto agli zuccheri. Lo scorso anno proprio il quotidiano scoprì che la Coca Cola aveva finanziato con milioni di dollari ricerche su questo tema, mentre lo scorso giugno un'inchiesta dell'Associated Press ha dimostrato che alcune industrie alimentari avevano finanziato uno studio che dimostrasse che i bambini che mangiano caramelle pesano meno degli altri.<br /><br />Ora la strada comunque è cambiata. L'American Heart Association, ad esempio, ha vietato fino ai due anni di età dolci e bibite gassate. E anche dopo, fino a 18 anni, non bisognerebbe superare i 25 grammi al giorno: 6 cucchiaini scarsi. Le nuove linee guida puntano a combattere i chili di troppo, anche per i rischi correlati di ammalarsi di diabete, veder proliferare i grassi nel sangue e, da grandi, compromettere la salute di arterie e cuore.<div>
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<a href="http://www.repubblica.it/salute/2016/09/13/news/usa_l_industria_delle_zucchero_pago_scienziati_per_mentire-147667151/?ref=HREC1-32" rel="nofollow" target="_blank">FONTE</a></div>
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13744062097324334277noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6180065890088803821.post-37802715003270063492016-09-10T06:53:00.000-07:002016-09-10T06:55:02.392-07:00Costa Rica alimentata per più di 150 giorni solo da rinnovabili<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyX_SM1JLU0eXcobA7yq404HcV-IctQkPRfw6FuS18rVNvvbi86AAxwja7A474JuVkS2hAtMXppGrnL-EbGGQbUZikU_0Fb8nohnb_xPZjoj12Bes-OvSMXS9-Eq5AgxOry8I9gSuSNGna/s1600/costa_rica.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="237" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyX_SM1JLU0eXcobA7yq404HcV-IctQkPRfw6FuS18rVNvvbi86AAxwja7A474JuVkS2hAtMXppGrnL-EbGGQbUZikU_0Fb8nohnb_xPZjoj12Bes-OvSMXS9-Eq5AgxOry8I9gSuSNGna/s320/costa_rica.jpg" width="320" /></a></div>
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Spiagge incantevoli, natura incontaminata e basse, anzi bassissime emissioni: siamo in Costa Rica dove, dall’inizio del 2016 ad oggi, <a href="http://mashable.com/2016/09/06/costa-rica-100-percent-renewable/#NOtIbd4T6Gqp" rel="nofollow" target="_blank">la rete elettrica è stata alimentata per ben 150 i giorni esclusivamente da un mix di fonti rinnovabili</a>. Lo ha fatto sapere l’ICE, il fornitore di energia dello Stato centroamericano.</div>
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Un risultato notevole, che conferma la volontà della piccola repubblica centroamericana di arrivare ad <b>utilizzare, entro il 2021, solo fonti di energia pulita.</b></div>
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Buona parte di questo record è stato registrato nel corso dell’estate: per <b>76 giorni consecutivi</b>, infatti, dal 16 giugno al 2 settembre scorsi, la rete costaricana è stata alimentata da un mix di <b>idroelettrico, eolico, solare e geotermico</b>.<br />
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In particolare, <a href="https://www.grupoice.com/wps/portal/ICE/AcercadelGrupoICE/Sala%20de%20prensa/Comunicados-Oficiales/341dc5f7-f58d-43fa-9122-1be403f23f7a/!ut/p/z1/jZFBa8MwDIV_UZBkO7Fz9EJIMMkhbb3OvhSvqUegTUsZHezXL7uMbWxJdRN870l6Ag9P4MdwG17C63Aew3Hqnc92slOa6gqbStYF6naTaZIlI8NgOwe0JgV_jx7_KY336WcAP2__CO4BnGreO6MnM_9znmrXHDXlTbVRgqpMLACa_Qb-CGRpJTedJL-NsCZFnRcFFtwSrhC2t-HwBnY8X0_Ti9afjpf90IPjgvp9GmUSU9UngseQ5MRYQs8HgTwyHmWAGsEsplp8ZeIJLidr7ZitytiWXPjuA947he8!/dz/d5/L2dBISEvZ0FBIS9nQSEh/" rel="nofollow" target="_blank">secondo il report diffuso dall’ICE</a>, l’idroelettrico ha contribuito al risultato per oltre l’80%, seguito da geotermico (12,6%) eolico (7,1%) e solare (0,01%).</div>
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"Siamo un piccolo paese con grandi obiettivi." – ha scritto l’ICE <a href="https://www.facebook.com/GrupoICECR/" rel="nofollow" target="_blank">sul suo profilo Facebook</a> – “Continuiamo ad impegnarci per raggiungere il traguardo dell’impatto zero entro il 2021. Ci siamo posti grandi obiettivi e li abbiamo raggiunti, siamo un esempio per il mondo!"</div>
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Non è la prima volta che la Costa Rica si distingue per i risultati conseguiti nel campo delle rinnovabili: anche lo scorso anno, la piccola nazione centroamericana è riuscita a raggiungere l’obiettivo di lunghissimi periodi ad emissioni zero, <a href="http://www.ecowatch.com/costa-rica-renewable-energy-1998953868.html" rel="nofollow" target="_blank">alimentandosi quasi al 99% con le sole rinnovabili</a>.</div>
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Merito di una legislazione e di una politica attente alle tematiche ambientali, favorite anche dalle esigue dimensioni del territorio statale (poco più di 50 mila kmq), dal suo contenuto numero di abitanti (poco meno di 5 milioni) e dall’enorme ricchezza di risorse naturali, in particolare idriche. E proprio l’idroelettrico è la principale fonte di energia del Paese: una fonte rinnovabile, sì,<a href="http://www.ecowatch.com/the-hydropower-methane-bomb-no-one-wants-to-talk-about-1882106648.html" rel="nofollow" target="_blank">ma piuttosto controversa</a>, in quanto necessita di infrastrutture estremamente invasive che, secondo alcuni osservatori, non possono essere considerate realmente “pulite” o a “emissioni zero”.</div>
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Fatta questa precisazione, è comunque evidente come la Costa Rica – che appena qualche anno fa ha ottenuto il titolo di “nazione più felice del mondo” - offra un esempio concreto di come sia possibile implementare politiche a favore dell’ambiente e delle rinnovabili, perseguendo uno sviluppo sostenibile. I 150 giorni trascorsi senza bruciare fonti fossili ne sono una chiara testimonianza.</div>
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<a href="http://www.greenme.it/informarsi/green-economy/21335-costa-rica-energia" rel="nofollow" target="_blank">FONTE</a></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13744062097324334277noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6180065890088803821.post-57346521962398992132016-08-08T05:21:00.000-07:002016-08-08T05:21:17.227-07:00Earth Overshoot Day: da oggi sono esaurite le risorse per il 2016<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbQPdWdrw-cFRpun9vnHCeZxG7uMwXuM4mD0t70bT9SPQbvz4a_-LRRvkd91sbprYhgikg2dL-By1T_wBNcVwdtsUiOoqb4JPvH0hy4ZQ01wYwmzuAwTdGch50Wk6EROdqRpyPyZVfOnXp/s1600/overshoot_2016.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="191" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbQPdWdrw-cFRpun9vnHCeZxG7uMwXuM4mD0t70bT9SPQbvz4a_-LRRvkd91sbprYhgikg2dL-By1T_wBNcVwdtsUiOoqb4JPvH0hy4ZQ01wYwmzuAwTdGch50Wk6EROdqRpyPyZVfOnXp/s320/overshoot_2016.jpg" width="320" /></a></div>
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<span style="color: #444444; font-size: large;">Il giorno del sovrasfruttamento della Terra è la data in cui la domanda di risorse naturali supera quelle che si possono rigenerare in un anno</span></div>
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Oggi, 8 agosto, la Terra ha esaurito le proprie risorse naturali per il 2016. Torna, purtroppo sempre in anticipo anno dopo anno, l’Earth Overshoot Day.</div>
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Lo ha calcolato l’organizzazione <a href="http://www.overshootday.org/">Global Footprint Network</a> che ogni anno misura il consumo delle risorse disponibili sul Pianeta. Quest’anno l’<b>Earth Overshoot Day</b> cade l’8 agosto, lo scorso anno era stato il <a href="http://revolutionbug.blogspot.it/2015/08/overshoot-day-da-oggi-siamo-in-debito.html" target="_blank">13 agosto</a>, mentre nel 2014 la Terra aveva esaurito tutte le proprie risorse il 19 agosto.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmtjr9nzzNu5A7o9_-4TDkAAcVI-S7rTqtNPRbhTYy-E4bXll3VP7RuZmhUoyiLSnEE_ONoawVbenwbmZSK7aES1HbVMK6c2WWHY6UEv5G-PNR1NQ0aho11fRglqc_o5l1Mi8aJz_DgMAK/s1600/earth_overshoot_day_2016.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmtjr9nzzNu5A7o9_-4TDkAAcVI-S7rTqtNPRbhTYy-E4bXll3VP7RuZmhUoyiLSnEE_ONoawVbenwbmZSK7aES1HbVMK6c2WWHY6UEv5G-PNR1NQ0aho11fRglqc_o5l1Mi8aJz_DgMAK/s640/earth_overshoot_day_2016.jpg" width="640" /></a></div>
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L’Earth Overshoot Day segna il giorno in cui la nostra domanda di risorse naturali supera ciò che la Terra può rigenerare in un anno.</div>
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Le foreste vengono abbattute e gli stock ittici vengono consumati più velocemente di quanto la Terra possa rigenerarli. Le emissioni di Co2 superano i livelli che il Pianeta può tollerare. In vista dell’Earth Overshoot Day è nata la campagna <b>#pledgefortheplanet</b> – impegno per il Pianeta – grazie a cui ognuno di noi può agire in prima persona ogni giorno per ridurre il proprio impatto sul Pianeta.</div>
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Che cosa significa? Significa che l’umanità deve imparare a <b>ridurre il proprio utilizzo di fonti fossili</b>, non rinnovabili, per passare alle energie pulite, deve <b>limitare le emissioni di Co2</b>, intervenire per <b>diminuire l’inquinamento</b> e<b> riconsiderare la distribuzione delle proprie risorse alimentari e non</b>.</div>
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Pensiamo a <b>quanto sarà impoverito il Pianeta che lasceremo alle prossime generazioni</b> se continueremo a sfruttarlo di questo passo. Possiamo davvero impegnarci di più per vivere in modo più sostenibile, per ridurre i rifiuti e l’inquinamento.</div>
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Secondo Global Footprint Network finalmente si notano i primi <b>segnali di miglioramento</b> perché alcuni Paesi si stanno impegnando per pesare meno sul Pianeta. Ad esempio all’inizio del 2016 il <b>Costa Rica</b> ha utilizzato le <b>rinnovabili</b> per produrre il <b>97% della propria energia</b>. Dunque la missione di salvaguardia delle risorse non è impossibile.</div>
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Secondo gli esperti è arrivato il momento che tutti i Paesi del mondo rispettino gli impegni internazionali per difendere l’ambiente e per ridurre l’inquinamento e le emissioni di Co2. Purtroppo i tempi della politica sono sempre lunghi, quindi possiamo iniziare ad agire in prima persona proprio noi cittadini.</div>
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<a href="http://www.greenme.it/informarsi/ambiente/21101-overshoot-day-2016" rel="nofollow" target="_blank">FONTE</a></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13744062097324334277noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6180065890088803821.post-83684434334535797512016-08-01T07:28:00.000-07:002016-08-01T07:28:59.108-07:00I Nativi Americani<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg22I4jF12RpZWyGiQdaITdhuqizOKJppI09YC38055Xl187fxQJc_Wn9IQG0Kd9bVqH-WE9uzTfOMOix6WkCmBhpH_eQjE7sakKeltG9rtuUyB25Qt7djIWVYe4Vn4DhCj-uWRY6eEXcNy/s1600/American-Indian.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg22I4jF12RpZWyGiQdaITdhuqizOKJppI09YC38055Xl187fxQJc_Wn9IQG0Kd9bVqH-WE9uzTfOMOix6WkCmBhpH_eQjE7sakKeltG9rtuUyB25Qt7djIWVYe4Vn4DhCj-uWRY6eEXcNy/s320/American-Indian.jpg" width="320" /></a></div>
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Dan George, il Nativo americano che impersonava il padre indiano di Dustin Hoffman nel film “Piccolo grande uomo”, era capo della tribù dei Capilano della Columbia britannica. Disse una volta: “Io sono nato mille anni fa, nella cultura dell’arco e della freccia, e nello spazio di una mezza vita umana mi sono trovato nella cultura dell’era atomica… Il mio popolo e io fluttuiamo alla deriva in questa nuova era: non ne facciamo parte, inghiottiti dalla sua marea avvolgente, come naufraghi turbinanti su piccoli pezzetti di terra, vergognosi della nostra cultura, che voi ridicolizzate, incerti della nostra spiritualità e dell’avvenire… Siamo in una riserva, cioè in una sorta di discarica pubblica, perché si è perduto, nell’anima, ogni sentimento del bello… Quanto alla vostra elemosina, io posso vivere senza di essa; ma non saprei vivere senza una condizione umana… Non vi disprezzerei per il vostro paternalismo, ma non m’inchinerò di fronte alla vostra elemosina… Si può parlare d’integrazione prima che vi sia l’integrazione sociale, quella dei cuori e degli spiriti? Senza questa, si ha solo la presenza dei corpi, e le mura fra le due razze sono ancora più alte delle montagne… Vogliamo prima di tutto essere rispettati e sentire il valore del nostro popolo, con le stesse possibilità di vincere le difficoltà dell’esistenza, ma non possiamo riuscire secondo le vostre condizioni, elevarci secondo le vostre norme.”</div>
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Un indiano senza nome, nel 1800, dichiarò: “Se un bianco attacca una diligenza si manda uno sceriffo e alcuni poliziotti, se a fare il colpo è un indiano, si parla di rivolta e si invia l’esercito a radere il villaggio.”</div>
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Il problema che da sempre esiste tra noi Occidentali e i Nativi americani non sta in queste due dichiarazioni, ma queste due dichiarazioni continuano a porci dolorose domande e a trasmetterci gravi sensi di colpa. L’incontro tra due diverse culture, infatti, dovrebbe essere sempre vissuto come un confronto dal quale apprendere l’uno dall’altro, mai come uno scontro che veda un carnefice e una vittima. Questo in ragione del fatto che dal lontano 1492 a oggi delle cinquecento nazioni originarie dell’America del Nord le stime ci dicono che ne siano restate forse trecento. Stiamo parlando del più grande genocidio della Storia. Cosa sappiamo poi dello stanziamento dei Nativi prima della scoperta dell’America? Gli studiosi ritengono che vi siano stati tre tronconi principali: uno orientale, uno centrale e uno occidentale.</div>
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Nella nostra memoria ricorrono soprattutto i primi due, avendoci il cinema western abituati a sentire nomi di tribù quali gli Uroni, i Mohicani, i Sioux, i Cheyenne, i Blackfoot, gli Arapaho, i Kiowa, i Comanche, gli Apache… mai i Modoc, i Tlingit, i Kwakiutl, e via dicendo.</div>
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Intorno al 1650, negli attuali stati dell’Illinois e dell’Indiana, troviamo ad esempio i Sac e i Fox, gli Illinois, i Kickapoo, gli Shawnee, i Miami, tutti di lingua algonchina. In un primo tempo queste genti ebbero sede nei ricchi territori di caccia dei Grandi Laghi, ma in seguito furono spinte verso ovest dai più potenti e agguerriti Irochesi e Chippewa, stabilitisi in quell’area molto tempo prima di loro. Più tardi una parte degli Shawnee migrò a sud presso i Creek, un’altra nell’Ohio. A ovest del Mississippi troviamo i Caddo, gli Wichita, i Pawnee, genti molto probabilmente giunte in quei luoghi da sud-est.</div>
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Gli Cheyenne, Tsi-tsis-stas nella loro lingua, ovvero il “Popolo Magnifico”, divisi in Cheyenne Settentrionali e Meridionali, dovettero attraversare il fiume Missouri, provenienti dal nord, per entrare nelle pianure dell’“erba bassa” a partire più o meno dal 1785. In seguito gli Cheyenne Settentrionali si fermarono sul fiume North Platte (Colorado, Wyoming, Nebraska) e sullo Yellowstone, e i Meridionali sulle Smoky Hills dell’Arkansas e del Kansas. Nelle loro nuove sedi vennero a contatto con gli Arapaho, le “Nuvole Azzurre”, i loro alleati di sempre, anch’essi di lingua algonchina. Verso il 1700 si suppone siano calati sempre dal nord gli Shoshoni, i Comanche, i Kiowa di lingua atapaska. I Comanche dal canto loro spinsero più a settentrione i Tinde e gli Apache, occupandone le loro sedi del Montana, del Wyoming e del Kansas. In seguito, con ogni probabilità dopo l’acquisizione del cavallo, Kiowa e Comanche posero la loro dimora definitiva nel Kansas, nel Texas e nell’Oklahoma meridionale, così da lasciare definitivamente il Montana del sud nelle mani dei Crow di lingua siouan, grandi nemici degli Cheyenne, degli Arapaho e dei Lakota sioux, mentre il Montana del nord rimase ai Blackfeet di lingua algonchina. Questi indiani erano stretti congiunti della grande Nazione dei Teton Dakota che occupava i grandi territori di caccia del Sud Dakota.</div>
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Contrariamente all’opinione comune, il termine sioux (contrazione franco-canadese della parola chippewa Nadowe-is-iw, vipera) non designava un singolo gruppo ma diverse genti aventi in comune la lingua: Crow, Gros Ventre, Mandan, Omaha, Osage, Sisseton, Whapeton, cui si riconnettono anche i gruppi più importanti dei Santee, o Dakota, composti dalle due tribù dei Mdewakanton e Wahpekute, dei Nakota (Yankton, Yanktonai, Assiniboin) e dei Lakota, ovvero i Teton sioux, “Coloro Che Abitano la Prateria”: Hunkpapa, Sihasapa, Minneconjou, Itazipcho, Sicangu, Oohenonpa, Oglala. Furono i Teton che divennero l’avanguardia occidentale degli Ocheti Shakowin, il “Consiglio dei Sette Fuochi”, una confederazione altamente civile composta dalle sette suddette tribù. Scrisse in proposito Frederick Hodge: “…I Sioux sono universalmente riconosciuti come i prototipi più evoluti, fisicamente, mentalmente e moralmente di tutte le tribù occidentali. Il loro valore non è stato mai messo in discussione dai bianchi e da altri indiani ed essi sconfissero e soggiogarono tutti i loro rivali.”</div>
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Dakota, Nakota, Lakota – “i Parenti” – vengono pertanto chiamati indifferentemente Sioux, anche se tale denominazione è di solito riferita ai Teton, gli impetuosi cacciatori di bisonti delle praterie.</div>
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Quanto detto solo per citare una piccola parte delle cinquecento Nazioni di cui si è detto prima. A questo punto pare legittimo domandarsi quanti fossero gli indiani delle due Americhe prima che gli Europei vi sbarcassero. All’alba del 3 agosto del 1492 le tre caravelle salpano dal porto di Palos per le Indie per la via d’occidente, approdando invece nei Caraibi. In soli venticinque anni le attuali isole di Cuba, Santo Domingo, Giamaica, e Portorico risultarono svuotate del 90 per cento della popolazione originaria; una manciata d’anni dopo del 100 per cento. Stessa sorte toccò al Messico, la cui popolazione da venticinque milioni di abitanti nel 1519 scese a un solo milione dopo appena qualche decennio.</div>
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Per farla breve, dopo un secolo e mezzo dal fatidico 1492, dei circa settanta-ottanta milioni di abitanti originari – un quinto dell’intera popolazione del mondo di allora – ne erano rimasti in vita non oltre il cinque per cento, vale a dire circa tre milioni e mezzo.</div>
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Corre l’obbligo il ritornare alla mitica epopea del Far West e al territorio delle Grandi Pianure del Nord America, una superficie pianeggiante presso che priva di vegetazione arborea, solcata da fiumi poco profondi, soggetta a piogge assai scarse, contraddistinta dal norther, un vento umido o asciutto, e dal blizzard, il fenomeno atmosferico più feroce che precipita accompagnato da nevischio accecante. Clima dunque continentale: quaranta e più gradi sopra lo zero d’estate, trentacinque-quaranta gradi sotto lo zero d’inverno. Fauna: poche specie di animali, una sola rilevante, al punto d’avere reso possibile l’adattamento dell’uomo a una terra così poco ospitale, da condizionarne totalmente usi e costumi: il bisonte.</div>
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Settanta-ottanta milioni erano i Nativi delle due Americhe, forse altrettanti i bisonti prima che il flagello dell’uomo bianco si abbattesse su di loro.</div>
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La quasi totale estinzione del bisonte, al fine di piegare la resistenza indiana, provocò danni irreparabili all’ambiente. Per migliaia e migliaia di anni, infatti, il loro letame aveva reso fertile e geologicamente stabile il suolo di quel mondo. Stabilità che l’era dei fertilizzanti chimici ha annullato in un breve lasso di tempo, così da permettere ai poderosi venti provenienti dal nord di frantumare l’humus distruggendo una volta per tutte l’ecosistema delle Grandi Pianure.</div>
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Nei tempi dell’abbondanza era difficile credere che un giorno i bisonti potessero scomparire dalla faccia della terra. “Fin dove l’occhio poteva giungere, la contrada nereggiava di innumerevoli mandrie” scriveva il capitano Benjamin Bonneville. Resoconti di testimoni oculari riferiscono che occorsero tre giorni perché una sola mandria di bisonti attraversasse il fiume Missouri, e come mandrie di due, tre, quattro milioni di quegli animali coprissero la terra ammassate su aree di dodici, sedici chilometri in larghezza e lunghezza.</div>
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Solo dal 1872 al 1874 furono abbattuti dai cacciatori e dagli scuoiatori bianchi ben tre milioni e settecentomila bisonti, non più per le loro pelli, bensì per le loro lingue, considerate una vera leccornia nei ristoranti delle grandi città dell’Est. Le Grandi Pianure si trasformarono in quegli anni in un vero e proprio cimitero: il fetore delle carcasse abbandonate sul terreno ammorbava l’aria per centinaia di chilometri. Di quell’ingente numero di animali uccisi risulta che appena centocinquantamila furono quelli abbattuti dagli indiani per la loro sopravvivenza.</div>
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Un’antica leggenda narra che quando sparirà il bisonte sparirà pure l’America. Che ci si voglia credere o meno, sta di fatto che, grazie a una politica di ripopolamento attuata nei grandi parchi americani, questo splendido e antichissimo animale è in continua crescita. Con lui anche l’indiano d’America. Dopo il massacro di oltre trecento vecchi, donne e bambini, avvenuto a Wounded Knee nel 1890 – massacro che chiuse definitivamente l’epopea del Far West-, Alce Nero, il grande wicasa wakan, “uomo sacro” dei lakota, profetizzò che alla settima generazione il cerchio sacro sarebbe rifiorito, e con esso il “Popolo degli Uomini”. Oggi è il tempo della settima generazione. Il tempo della rinascita è dunque cominciato.</div>
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<a href="http://www.verdechiaro.com/articoli/informazione/chi-sono-i-nativi-americani/" rel="nofollow" target="_blank">FONTE</a></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13744062097324334277noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6180065890088803821.post-11995534963354842552016-07-10T03:38:00.002-07:002016-07-10T04:17:49.814-07:00Nikola Tesla l'uomo che inventò il XX secolo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZYt2BTjKQ1p6ol6HnOIG4jvpn5cpqC7mW5iMcHjcsvdLruGsZ8lKrqj9SV-kRm1TNSxKDA1t7PCeLlXRMNswh5JC7HOKQrpnyIu6WvWyMMtg7rDxfGz1duLFA5tbKDPEi5_JhO10VLUqf/s1600/Nikola_Tesla3.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZYt2BTjKQ1p6ol6HnOIG4jvpn5cpqC7mW5iMcHjcsvdLruGsZ8lKrqj9SV-kRm1TNSxKDA1t7PCeLlXRMNswh5JC7HOKQrpnyIu6WvWyMMtg7rDxfGz1duLFA5tbKDPEi5_JhO10VLUqf/s320/Nikola_Tesla3.jpg" width="235" /></a></div>
<b>Domenica 10 luglio si celebrano i 160 anni dalla nascita di Nikola Tesla uno dei più importanti inventori della storia</b></div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<i>Il progressivo sviluppo dell'uomo dipende dalle invenzioni. Esse sono il risultato più importante delle facoltà creative del cervello umano. Lo scopo ultimo di queste facoltà è il dominio completo della mente sul mondo materiale, il conseguimento della possibilità di incanalare le forze della natura così da soddisfare le esigenze umane.</i></blockquote>
<blockquote class="tr_bq">
Nikola Tesla</blockquote>
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<b>Nikola Tesla</b> nacque nella notte fra il <b>9 ed il 10 luglio del 1856</b> durante una tempesta di fulmini che l’allevatrice bollò come un cattivo presagio, secondo la leggenda. In realtà Tesla fu segnato dalla <b>luce e dall'elettricità.</b> E' stato un ingegnere elettrico, inventore e fisico serbo naturalizzato statunitense nel 1891. È conosciuto per il suo lavoro rivoluzionario e i numerosi contributi nel campo dell’elettromagnetismo (di cui è stato un geniale pioniere) tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento. I suoi numerosi brevetti e il suo lavoro teorico formano la base del moderno sistema elettrico a corrente alternata (AC), compresa la distribuzione elettrica polifase e i motori elettrici a corrente alternata, con i quali ha contribuito alla nascita della seconda rivoluzione industriale.</div>
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Negli Stati Uniti d’America Tesla fu tra gli scienziati e inventori più famosi, anche nella cultura popolare. Dopo la sua dimostrazione di comunicazione senza fili (radio) nel 1893, e dopo essere stato il vincitore della cosiddetta “guerra delle correnti” insieme a George Westinghouse contro Thomas Alva Edison, fu riconosciuto come uno dei più grandi ingegneri elettrici statunitensi. Molti dei suoi primi studi si rivelarono anticipatori della moderna ingegneria elettrica e diverse sue invenzioni rappresentarono importanti innovazioni tecnologiche.</div>
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<a href="http://revolutionbug.blogspot.it/2015/09/perche-ancora-non-abbiamo-la-free_23.html#more" rel="nofollow" target="_blank"><b>Tesla</b></a> ha contribuito allo sviluppo di diversi settori delle scienze applicate. I suoi ammiratori contemporanei arrivano al punto da definirlo “l’uomo che inventò il Ventesimo secolo” e “il santo patrono della moderna elettricità“. La sua importanza fu anche riconosciuta nella Conférence Générale des Poids et Mesures del 1960, in cui fu intitolata a suo nome l’unità del Sistema Internazionale di misura dell’induzione magnetica.</div>
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Tra i riconoscimenti, fu nominato vicepresidente dell’associazione oggi chiamata IEEE (di cui era presidente Alexander Graham Bell) e venne insignito della settima Medaglia Edison nel 1917 dalla stessa IEEE, massimo riconoscimento assegnatogli in vita. Tesla fu erroneamente annunciato come vincitore del Premio Nobel per la fisica 1915 in un articolo pubblicato sul New York Times insieme a Edison; comunque nessuno dei due vinse mai il Nobel: secondo alcuni autori, proprio a causa della mancata volontà di condividere il premio tra loro.</div>
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Non mancarono contestazioni riguardo ai brevetti di Tesla. La scoperta del campo magnetico rotante, per esempio, fu descritta in una nota presentata alla Reale Accademia delle Scienze il 18 marzo 1888, dallo scienziato italiano Galileo Ferraris, ma da parte di Tesla nacquero subito contestazioni sulla priorità di tale scoperta, che finì nelle aule giudiziarie, dove si stabilì che la paternità dell’invenzione spettava allo scienziato italiano. Nel 1943 invece una sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti d’America attribuì a Tesla (pochi mesi dopo la sua morte) la paternità di alcuni brevetti usati per la trasmissione di informazioni via etere, tramite onde radio, precedentemente attribuiti a Guglielmo Marconi.</div>
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A causa della sua personalità eccentrica e delle sue affermazioni talvolta apparentemente bizzarre e incredibili, negli ultimi anni della sua vita Tesla fu ostracizzato e considerato una sorta di “scienziato pazzo” pur attribuendogli talora curiose anticipazioni di sviluppi scientifici successivi. Molti dei suoi risultati sono stati usati, spesso polemicamente, per appoggiare diverse pseudoscienze, teorie sugli UFO e occultismo New Age. Ciò è dovuto al fatto che Tesla lasciò scarsa documentazione sui risultati ottenuti, e anche questa spesso sotto forma di appunti, non di lavori organizzati e comprensibili a tutti. Pertanto è stato relativamente facile attribuirgli le idee più strampalate, o la paternità di invenzioni mirabolanti non accettate dalla “scienza ufficiale”.</div>
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L’ultimo brevetto di Tesla risale al 1928: negli ultimi anni della sua vita intervenne spesso su quotidiani quali il New York Times e l’Electrical Experimenter riguardo alle sue visionarie opinioni sulla tecnologia o in relazione alla guerra in corso in Europa. Morì nel 1943 nell’hotel dove viveva; al suo funerale a New York erano presenti oltre duemila persone, tra cui diversi premi Nobel.</div>
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<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Nikola_Tesla" rel="nofollow" target="_blank">FONTE</a></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13744062097324334277noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6180065890088803821.post-45316426504793757952016-07-09T04:40:00.000-07:002016-07-09T04:40:48.215-07:00Pomodori senz’acqua né pesticidi: un metodo che affascina i biologi<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaFvlFJTSb_1KwSgxN3C8gCPG01jj1STErTikFhzOOVCfPdVUo6DTDugn5GuZt1TcfYpEgww6m9OG3MgOWPUqKJp4NtnLoIrLUNZz6RJLRqY-HnE_h96ulmZtUU4-aPanfyaWPU6rQNm6c/s1600/pomodori_senza_acqua_e_pesticidi.jpe" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="170" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaFvlFJTSb_1KwSgxN3C8gCPG01jj1STErTikFhzOOVCfPdVUo6DTDugn5GuZt1TcfYpEgww6m9OG3MgOWPUqKJp4NtnLoIrLUNZz6RJLRqY-HnE_h96ulmZtUU4-aPanfyaWPU6rQNm6c/s320/pomodori_senza_acqua_e_pesticidi.jpe" width="320" /></a></div>
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I metodi di Pascal Poot, lontani dall’agricoltura moderna, sono oltreché iperproduttivi anche naturali e poco costosi. Gli scienziati pensano di trovare delle risposte ai cambiamenti climatici.</div>
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Qui il terreno è così sassoso e il clima così arido che le querce vecchie di 50 anni sono più piccole di un uomo.</div>
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All’entrata della fattoria di Pascal Poot, sulle alture di Lodève (Hérault) troneggia un vecchio cartello in cartone: “Conservatoria di pomodori”.</div>
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Ogni estate, i pomodori gialli a pera e altri Neri di Crimea crescono qui in una pazza abbondanza. Senza irrigazione malgrado la siccità, senza tutore, senza cure e alcun pesticida ne concimi, le sue migliaia di piante producono fino a 25 kg di pomodori ciascuna.</div>
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Il suo segreto?</div>
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È nei semi che Pascal Poot semina davanti a me, con dei gesti che mischiano pazienza e nonchalance. L’inverno sta per terminare nella regione, è venuto il tempo per Lui di affidare i suoi semi alla terra. Sono le prime semine dell’anno.</div>
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L’uomo ha 52 anni ma sembra senza età. Questo figlio di agricoltori che ha lasciato la scuola a 7 anni si dichiara completamente autodidatta.</div>
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Ha allevato pecore e coltivato castagneti prima di specializzarsi nelle sementi. Oggi semina su del terriccio, dentro una serra, quindi mette i vasetti su un enorme mucchio di letame fresco, per cui la temperatura nei giorni successivi arriverà a 70 gradi, riscaldando la serra e permettendo la germinazione dei semi.</div>
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La tecnica del letto caldo è molto antica. Questo permetteva agli orticoltori del XIX secolo di raccogliere meloni in città dalla fine della primavera.</div>
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E questo permette a Pascal Poot di far germinare ogni anno migliaia di piante di pomodori, zucchini, peperoni, poi li pianta in piena terra e non se ne occupa più fino alla raccolta.</div>
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Ripetiamo per chi non avesse compreso la valenza di questa informazione:</div>
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pianta gli ortaggi così germinati in piena terra e non se ne occupa più fino alla raccolta, niente acqua, cure varie, ecc, dal momento che le piante sanno badare a sé stesse. (ndr)</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJo0CWuhbBpLU-FRFuuH4NJ05vU7cc98QCue8n5C4u0hyCtG8C6KkTmiwnozR-JYB7U56Loni0wgMZmtNc3Oh5mt04Plqir0bx9LXgV18b-sSEaJ2GEj_uBvkRGZC4cXMYJCbOirM7cSwI/s1600/Pascal_Poot.jpg"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJo0CWuhbBpLU-FRFuuH4NJ05vU7cc98QCue8n5C4u0hyCtG8C6KkTmiwnozR-JYB7U56Loni0wgMZmtNc3Oh5mt04Plqir0bx9LXgV18b-sSEaJ2GEj_uBvkRGZC4cXMYJCbOirM7cSwI/s1600/Pascal_Poot.jpg" /></a></div>
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Mentre semina, Pascal mi spiega i dettagli del suo metodo:</div>
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“La maggior parte delle piante che oggi chiamiamo “erbacce” erano piante che si mangiavano nel Medio Evo, come l’amaranto o il dente di cane. Mi son sempre detto che se loro sono così resistenti è perché nessuno se ne è più occupato da generazioni .</div>
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Tutti cercano di coltivare gli ortaggi proteggendoli il più possibile, io invece cerco di incoraggiarli a difendersi da soli.</div>
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Ho cominciato a piantare pomodori su un terreno pieno di sassi vent’anni fa, e all’epoca non c’era una goccia d’acqua.</div>
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Tutti pensano che facendo così le piante muoiono, ma questo non è vero, in effetti tutte le piante sopravvivono.</div>
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All’inizio abbiamo pomodori piccoli, ridicoli.</div>
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Ma bisogna raccogliere i semi dei frutti e seminarli l’anno seguente. Allora si cominciano a vedere veri pomodori, possiamo raccoglierne 1 o 2 kg per pianta.</div>
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Meglio ancora se aspettiamo un anno o due. All’inizio mi hanno preso per matto ma alla fine, i vicini hanno visto che io avevo più pomodori di loro e senza peronospora, allora la gente ha cominciato a parlarne e dei ricercatori sono venuti a vedere.”</div>
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Tra questi ricercatori c’è Bob Brac de la Perrière biologo e genetista delle piante e coordinatore dell’associazione ambientale Bede. Ecco cosa ci dice di Pascal Poot.</div>
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“alla fine degli anni 90, durante la lotta contro gli OGM, ci siamo detti che bisognava lavorare anche sulle alternative, ed abbiamo cominciato a fare l’inventario degli agricoltori che si facevano le proprie sementi. Ne abbiamo trovati tra 100 e 150 in Francia.</div>
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Ma il caso di Pascal Poot era unico.</div>
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Il minimo che si può dire è che lui ha una grande indipendenza di spirito, segue le sue regole, e per mia conoscenza nessuno fa come lui. Lui seleziona le sue sementi in un contesto molto difficile e di stress per le piante e ciò le rende estremamente tolleranti, migliora le loro qualità gustative e fa si che i nutrienti sono più concentrati.Oltre ciò lui coltiva diverse centinaia di varietà differenti, pochi agricoltori hanno una conoscenza così vasta”</div>
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I ricercatori cominciano solo ora a capire i meccanismi biologici che spiegano il successo del metodo di Pascal Poot, assicura Véronique Chable, specialista in materia a l’INRA-Sad de Rennes che ha realizzato delle ricerche sulle selezioni di Pascal Poot dopo il 2004.</div>
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“Il principio base è di mettere le piante nelle condizioni in cui vogliamo che crescano. L’abbiamo dimenticato ma da molto tempo fa parte del buon senso contadino, oggi si chiama ereditarietà dei caratteri acquisiti in altre parole c’è una trasmissione dello stress e dei caratteri positivi delle piante per più generazioni.</div>
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Bisogna comprendere che il DNA è un supporto di memorizzazione plastico, non è solo la mutazione genetica che causa il cambiamento, c’è anche l’adattamento, con geni che sono dormienti, ma che possono risvegliarsi. La pianta produce dei semi dopo aver vissuto il suo ciclo, e conserva memoria di alcuni aspetti acquisiti.</div>
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Pascal Poot gestisce bene questo, le sue piante non sono molto differenti dalle altre a livello genetico ma hanno una capacità di adattamento impressionante.”</div>
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Questa capacità di adattamento ha un valore commerciale. Durante la mia visita, molti hanno chiamato Pascal per ordinare delle sementi. L’agricoltore vende i suoi semi a molte aziende bio, come Germinance. Kevin Sperandio, artigiano sementiere di Germinance, ci spiega:</div>
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“Il fatto che le sementi di Pascal Poot si siano adattate a un territorio difficile fa si che hanno una capacità di adattamento enorme, valida per tutte le regioni e per tutti i climi. Non non abbiamo i mezzi di fare questo genere di test ma sono sicura che se facessimo un confronto tra una varietà ibrida, quella di Pascal Poot e un seme bio classico sarebbero quelle del conservatore dei pomodori che otterrebbero i migliori risultati”</div>
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Una parte dei semi sono venduti illegalmente, perchè non sono iscritti nel catalogo ufficiale delle specie e varietà vegetali del <a href="http://www.gnis.fr/">GNIS</a> (raggruppamento nazionale interprofessionale delle sementi e delle piante)</div>
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<img src="https://pantagruel2020.files.wordpress.com/2016/05/pomodori-senz-acqua-pascal-poot.jpg?w=660" /></div>
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Dice Pascal:</div>
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“Una delle mie migliori varietà è la Gregori Altaï. Ma non è iscritta nel catalogo, forse perché non è abbastanza regolare. Molte varietà sono come questa. L’autunno scorso, la sementiera Sementi del Paese a un controllo di repressione frodi ha trovato 90 infrazioni nel loro catalogo, il principio stabilisce che siamo autorizzati a vendere i semi che danno frutti tutti uguali e danno gli stessi risultati in ogni luogo.</div>
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Per me questo è il contrario della vita, che riposa sull’adattamento permanente.</div>
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Questo porta a produrre dei cloni ma vediamo sempre più che questi cloni sono come zombi.”</div>
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Alla domanda su questi controlli, un rappresentante di GNIS spiega:</div>
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“Il nostro obiettivo è quello di fornire una protezione per l’utente e il consumatore. Il settore francese delle sementi è molto importante, ma ha bisogno di un’organizzazione e di un sistema di certificazione”.</div>
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Tuttavia la standardizzazione della frutta e dei semi si fa spesso a scapito del gusto e delle qualità nutrizionali. E potrebbe, in futuro, danneggiare gli agricoltori, dice Veronique Chable.</div>
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“Il lavoro di selezione dei semi dimostra che siamo in grado di far crescere la pianta in condizioni molto particolari. Ma l’agricoltura moderna ha perso di vista che tutto questo si basa sulla capacità di adattamento.</div>
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In un contesto di rapidi cambiamenti climatici e ambientali il mondo agricolo avrà bisogno di questo. Dovremo preservare non solo i semi, ma anche la conoscenza degli agricoltori, le due cose vanno insieme”.</div>
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Per condividere questa conoscenza, ho chiesto a Pascal di spiegare come si selezionano e raccolgono i suoi semi. Ecco i suoi consigli</div>
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Bisogna raccogliere il frutto più tardi possibile, appena prima del primo gelo così avrà vissuto non solo la siccità estiva, ma anche le piogge autunnali.</div>
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Il pomodoro è molto speciale. Quando si apre un pomodoro , i semi sono in una specie di gelatina, come un bianco d’uovo. Questa gelatina impedisce ai semi da germogliare all’interno del frutto, che è caldo e umido . I semi non germoglieranno fino a quando la gelatina non sarà marcita e fermentata.</div>
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È necessario dunque far fermentare i semi . Per questo bisogna aprire il pomodoro , togliere i semi e lasciarli per alcune ore nel loro succo , per esempio in una ciotola e ci sarà poi una fermentazione lattica.</div>
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Dobbiamo monitorare la fermentazione come il latte sul fuoco, può durare tra 6 e 24 ore, ma non deve formarsi della muffa. Poi se prendendo un seme col dito si stacca bene dalla gelatina allora è pronto.</div>
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Si mette il tutto in un colino da tè, si lava con l’acqua e si mette ad asciugare. così si ottiene una percentuale di germinazione tra il 98 % e il 100 %</div>
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Il peperone è diverso, basta lavare i semi, asciugarli su un setaccio fine e conservare. Per il peperoncino è lo stesso ma occorre fare attenzione perché i semi sono molto piccanti, e questo passa anche attraverso i guanti . Una volta che ho raccolto i semi di peperoncini Espelette senza guanti, ho dovuto passare la notte con le mani in acqua ghiacciata !</div>
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<a href="http://rue89.nouvelobs.com/2015/03/09/tomates-sans-eau-ni-pesticide-cette-methode-fascine-les-biologistes-257958" rel="nofollow" target="_blank">FONTE</a> </div>
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<a href="http://www.younetspiegalevele.info/2016/05/21/pascal-un-maestro-moderno-pomodori-senzacqua-ne-pesticidi/" rel="nofollow" target="_blank">FONTE</a></div>
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<a href="https://crepanelmuro.blogspot.it/2016/05/pomodori-senzacqua-ne-pesticidi-un.html" rel="nofollow" target="_blank">FONTE</a></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13744062097324334277noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6180065890088803821.post-48420615899381148992016-07-07T06:25:00.000-07:002016-07-07T06:25:44.307-07:00Chi era Gustavo Rol?<div style="text-align: justify;">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-ebX2l8DUddY5d1wd1SFEWb-5UlzHYCaU_5JfFoaUMILhN_EhHnMUQnr-Z1krPF-OzcrzOhR3NdnIlCSkP9IKNNZ_AGQvozy9iB2kH4XN1hmhMSpCUFF9m66g02TSJgQ-dI8He0oMWnk2/s1600/Gustavo_rol.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><i><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-ebX2l8DUddY5d1wd1SFEWb-5UlzHYCaU_5JfFoaUMILhN_EhHnMUQnr-Z1krPF-OzcrzOhR3NdnIlCSkP9IKNNZ_AGQvozy9iB2kH4XN1hmhMSpCUFF9m66g02TSJgQ-dI8He0oMWnk2/s320/Gustavo_rol.jpg" width="320" /></i></a></div>
<i>«</i><i>...è l'uomo più sconcertante che io abbia incontrato. Sono talmente enormi le sue possibilità, da superare anche l'altrui facoltà di stupirsene» Federico Fellini, 1964</i><a href="http://gustavorol.org/index.php/it/wikipedia-alternativa#r13"></a></div>
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<b>Gustavo Adolfo Rol</b> (Torino, 20 giugno 1903 - Torino, 22 settembre 1994) è stato un Maestro Spirituale italiano del XX secolo, dotato di carismi o siddhi di straordinaria varietà ed estensione, non ancora accettati o comprovati dalla scienza ufficiale, ma in accordo con la tradizione spirituale di tutti i popoli.</div>
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Le sue dimostrazioni sperimentali, prodotte quasi sempre in piena luce di fronte a persone di tutte le classi sociali e culturali, sia nella propria casa di Torino che in qualsiasi altro ambiente al chiuso o all'aperto, sono interpretate da centinaia di testimoni e da altri sostenitori come autentici fenomeni paranormali (che Rol chiamava semplicemente "possibilità"), mentre dai critici, composti quasi integralmente da non testimoni e da gruppi scettici di matrice spiccatamente ideologica, come illusioni prodotte con tecniche di prestidigitazione e in particolare di mentalismo.<br />
Durante la sua vita Rol cercò sempre un collaboratore scientifico con sufficiente apertura mentale e maturità spirituale in grado di assimilare il procedimento psicofisico necessario alla comprensione della meccanica dei suoi prodigi, conditio sine qua non per successivamente comprendere e quindi ricreare le premesse per una loro replica da parte di altri. Sfortunatamente, pur avendo mostrato i suoi esperimenti anche a numerosi scienziati (inclusi a quanto sembra Albert Einstein ed Enrico Fermi) non trovò nessuno con le caratteristiche da lui auspicate o semplicemente con il coraggio o il tempo o l'umiltà necessaria a sottostare alle sue premesse che non potevano scostarsi più di tanto dalle regole dell'Iniziazione. Per questo in una lettera pubblicata sul quotidiano La Stampa di Torino nel 1978 e indirizzata al giurista Arturo Carlo Jemolo (che lo aveva invitato dalle stesse colonne del quotidiano a sottoporsi a controlli scientifici) dichiarava:<br />
<br />
«Meglio rimanere ignorato da una Scienza ufficiale che non è in grado, per ora, di comprendermi, piuttosto che venire meno a quei principi ai quali mi sono sempre ispirato e con i risultati che tutti conoscono.»<br />
<br />
Oltre alla maturità di chi avrebbe dovuto collaborare con lui e poi creare un protocollo sperimentale applicabile alla ripetibilità di una parte della fenomenologia (in particolare gli esperimenti con le carte da gioco, usate come strumento matematico) la difficoltà di Rol era dovuta anche alle caratteristiche stesse del processo attraverso il quale tali esperimenti avrebbero dovuto sfociare in un esito positivo, ovvero uno stato di ispirazione simile a quello dei compositori che non poteva essere condizionato o vincolato da cause esterne che non fossero in sintonia con il suo stato di coscienza.<br />
Di qui il mancato incontro con la comunità scientifica, diventato poi irreversibile a causa delle insinuazioni prive di fondamento del giornalista Piero Angela che era stato accolto in due occasioni a casa di Rol per assistere ai suoi esperimenti. Durante gli incontri Angela, pur non nascondendo a Rol il suo pregiudizio scettico, non ebbe nulla da eccepire su quanto visto, ma successivamente in un libro pubblicato nel 1978 mise in dubbio l'autenticità dei fenomeni e di conseguenza l'onestà di Rol, affermando che senza il controllo di un prestigiatore poteva trattarsi di giochi di prestigio o di ipnotismo, ed omettendo di proposito alcuni episodi rivelatori (la lettura di un libro a distanza a Boston, presso un amico di Angela, da parte di Rol, che stava a Torino in collegamento telefonico, e la materializzazione della firma di Rol su carte e libretti di assegni che il giornalista aveva in tasca che non necessitavano della presenza di un illusionista per rendersi conto della loro autenticità.<br />
Anni più tardi, in una intervista pubblicata su La Stampa, Rol dichiarerà senza nominarlo che Piero Angela «ha mentito su quanto mi ha veduto fare, nel modo che l'ha veduto fare e su quanto mi ha sentito dire. Io sono convinto che egli abbia agito col deliberato proposito di ditruggere in me la dimostrazione di tutto ciò che lo spirito umano può compiere quando si ispira a Dio. Tale comportamento mi fa pensare che egli in Dio non crede affatto, ma io lo attendo per quel giorno quando mi incontrerà nell'Aldilà e gli punterò contro il mio dito indice, non tanto per il dispiacere che può avermi procurato, quanto per l'avere, con il suo comportamento, chiuso quella porta che io avevo socchiuso alla Scienza».<br />
Nello stesso periodo, sempre su La Stampa, Rol scriveva al fisico Tullio Regge, anche lui invitato a casa sua per assistere agli esperimenti (dopo un primo incontro a casa della famiglia Olivetti), e anche lui rimasto scettico (Regge tre anni più tardi sarà proprio con Angela tra i fondatori del C.I.C.A.P.):<br />
<br />
«Se un giorno non Le avessi mostrato alcuni miei modestissimi esperimenti, non mi sarei permesso di scriverLe questa lettera. Ricordo come cercai di provarle che esistono fenomeni fuori della norma ove la materia stessa è chiamata in causa e non dipendono soltanto da una particolare disposizione della psiche. (...) Quel rapporto della mente col meraviglioso al quale accennavo verrebbe immediatamente turbato col risultato facilmente intuibile: la distruzione in partenza dell'esperimento. (...) Lei ha veduto da me cose che ho definito modestissime eppure affermo che nessun prestigiatore, anche il più capace sarebbe stato in grado di ripeterle. Per chi mi conosce profondamente e sa come mi comporto ed agisco, è comprensibile che questo tipo di controlli è inutile, anzi inopportuno. Non un prestigiatore, ma un Ricercatore è opportuno. Egli è portato a sostituire con l'interesse e la collaborazione ogni eventuale sua diffidenza. Non è difficile comprendere ed ammettere che nello sviluppo di una collaborazione, ogni forma di controllo, anche la più minuziosa, viene ad essere spontaneamente esercitata. La presenza poi di un Ricercatore rotto a queste esperienze offre la maggior garanzia ai fini di un risultato positivo. Va tenuto in considerazione che io agisco sempre d'impulso in uno stato d'animo che mi viene improvviso e che non so spiegare. È così che ho sperato che fosse proprio la Scienza ad aiutarmi a riconoscere e codificare queste mie sensazioni che sono certo ogni uomo possiede, e sarà la Scienza stessa a rivelare queste facoltà e promuoverle in tutti gli uomini ... »<br />
<br />
Quando Rol era in vita, dunque, non fu possibile alcuna sperimentazione scientifica, per la distanza all'epoca incolmabile tra due mondi lontani, la metodologia scientifica classica (peraltro scossa nel corso del XX secolo dai principi e dalle nuove regole della meccanica quantistica, dalle teorie della complessità e da altre teorie legate alla biologia...) e quella che si potrebbe definire la metodologia iniziatico-spirituale ortodossa, antica di millenni.<br />
Stando a Rol tuttavia questi due mondi in futuro si incontreranno.</div>
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<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/RMV-ljcxhXY" width="420"></iframe>
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<a href="http://gustavorol.org/index.php/it/wikipedia-alternativa" rel="nofollow" target="_blank">FONTE</a></div>
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<a href="http://gustavorol.org/index.php/it/" rel="nofollow" target="_blank">SITO UFFICIALE</a></div>
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13744062097324334277noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6180065890088803821.post-58560118417373216282016-06-14T06:37:00.000-07:002016-06-14T06:37:45.018-07:00Ricercatori mettono in luce il controllo mondiale delle aziende <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYJ4Dbi3qE7SyfOdC38q4u53ccUw5zlth4R33ZuM18IQ8hy7qpIveg1KRKZwQs8xXoBWyMH-I10pMvlP8tOKfjZ7aOqLPltU56mxDyRnG-tCuupaUFyxZGQ_T-_KC55TMOpwMbmYRhvIuV/s1600/rete+multinazionali.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYJ4Dbi3qE7SyfOdC38q4u53ccUw5zlth4R33ZuM18IQ8hy7qpIveg1KRKZwQs8xXoBWyMH-I10pMvlP8tOKfjZ7aOqLPltU56mxDyRnG-tCuupaUFyxZGQ_T-_KC55TMOpwMbmYRhvIuV/s1600/rete+multinazionali.jpg" /></a></div>
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La rete di controllo delle società multinazionali influenza la concorrenza del mercato oltre alla stabilità finanziaria a livello globale. </div>
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Ricercatori in Svizzera hanno studiato l'architettura della rete internazionale di proprietà e l'ammontare del controllo detenuto da ciascuna azienda mondiale. (studio del 2011 - NdC)</div>
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I risultati, pubblicati sulla rivista PLoS ONE, mostrano che le aziende multinazionali fanno parte di un enorme struttura "a cravatta" e che una grande parte del controllo è mantenuta da un piccolo ma solido "nucleo" di istituzioni finanziarie. </div>
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I ricercatori chiamano questo nucleo una "superentità" economica. Lo studio è stato in parte finanziato dal progetto FOC-II ("Forecasting financial crises") che ha ricevuto quasi 1,9 milioni di euro nell'ambito del tema "Tecnologie dell'informazione e della comunicazione" (TIC) del Settimo programma quadro (7° PQ). </div>
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Sebbene molte persone credano da tempo che una manciata di società domina l'economia globale, nessuno studio è stato in grado di confermare o confutare questa teoria. </div>
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Raccogliere le informazioni quantitative non è un compito facile, le aziende potrebbero infatti controllare altre aziende direttamente o indirettamente...</div>
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Per trovare la struttura di controllo e le sue implicazioni, in particolare come influenzano l'economia globale, i ricercatori della Cattedra di progettazione di sistemi dell'Istituto federale svizzero di tecnologia a Zurigo (ETH Zurich) hanno identificato un piccolo gruppo di aziende che hanno un potere sproporzionato sull'economia mondiale. Il team ha ottenuto questo risultato studiando la relazione tra 43.000 compagnie multinazionali. </div>
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"Partiamo da una lista di 43.060 società transnazionali identificate sulla base della definizione dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), presa da un campione di circa 30 milioni di enti economici contenuti nel database Orbis 2007", scrivono gli autori. "Effettuiamo poi una ricerca ricorsiva che identifica, per la prima volta a quanto ci risulta, la rete di tutti i percorsi di proprietà che partono da e arrivano a società transnazionali. La rete che ne risulta comprende 600.508 nodi e 1,1 milioni di legami di proprietà." </div>
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Nello studio, i ricercatori hanno scoperto un nucleo di 1. 318 società con proprietà concatenate </div>
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Ognuna delle 1.318 società aveva collegamenti con almeno 2 società o più. In media, ogni società era legata a 20 altre. </div>
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Il team sottolinea che sebbene il nucleo rappresenti il 20% dei ricavi di esercizio del mondo, le 1.318 sembrano possedere, attraverso le loro partecipazioni, la maggior parte delle grandi aziende di capitalizzazione e manifatturiere del mondo.</div>
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Queste ultime sono da molti considerate la "vera economia" e rappresentano un altro 60% dei redditi mondiali. </div>
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Hanno anche scoperto che appena 147 società controllano il 40% della ricchezza della rete, quello che molte persone conoscono come l' 1%". </div>
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"Questa eccezionale scoperta solleva almeno due interrogativi che sono fondamentali per capire il funzionamento dell'economia globale," scrivono gli autori dello studio. "Prima di tutto, quali sono le implicazioni per la stabilità finanziaria mondiale? Si sa che le istituzioni finanziarie costituiscono contratti finanziari, come strumenti derivati di prestito o credito, con diverse altre istituzioni. Questo permette loro di diversificare il rischio, ma, allo stesso tempo, li espone al contagio. Sfortunatamente, le informazioni su questi contratti spesso non sono divulgate per motivi strategici. In vari paesi però l'esistenza di tali legami finanziari è collegata all'esistenza di relazioni di proprietà. Così, nell'ipotesi che la struttura della rete di proprietà sia una buona rappresentazione di quella della rete finanziaria, questo implica che la rete finanziaria globale è anch'essa molto intricata." </div>
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I ricercatori dicono che la loro metodologia si può usare per identificare nodi significativi in qualsiasi rete reale nella quale una quantità scalare, come le risorse, scorre lungo legami diretti e ponderati.</div>
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<a href="https://crepanelmuro.blogspot.it/2016/05/ricercatori-mettono-in-luce-il.html#more" rel="nofollow" target="_blank">FONTE</a></div>
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<a href="http://cordis.europa.eu/news/rcn/34039_it.html" rel="nofollow" target="_blank">FONTE</a></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13744062097324334277noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6180065890088803821.post-8019687459961607632016-06-09T05:51:00.002-07:002016-06-09T05:53:47.816-07:00Il nostro pianeta respira, eppure non ce ne accorgiamo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFADfoKFneyQyRkaVz1wMopjz9kZKdG_5sY5mMow2Y5rsbumP6Ua-HQI9utaW6xQKW8qRQHWubyWjjdCjKJdt1rEIKup6fW2mg-Sp9Gl5Dn_Ip_2tFm4aj7eO1D2MxUv_SgEepowAiLziY/s1600/Respiro01.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFADfoKFneyQyRkaVz1wMopjz9kZKdG_5sY5mMow2Y5rsbumP6Ua-HQI9utaW6xQKW8qRQHWubyWjjdCjKJdt1rEIKup6fW2mg-Sp9Gl5Dn_Ip_2tFm4aj7eO1D2MxUv_SgEepowAiLziY/s1600/Respiro01.jpg" /></a></div>
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La Terra è un organismo vivente e come tale va rispettato. L' equilibrio che ci unisce è più sottile di quello che pensiamo e salvaguardare il Pianeta significa preservare noi stessi e le generazioni che verranno. Ogni elemento della Terra è connesso a noi in maniera profonda, la Terra è viva.</div>
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“La metà dell’ossigeno che respiriamo proviene dai nostri oceani. Salviamoli”. L’appello è chiaro e condivisibile, ma supportato da queste immagini è ancora più potente. In questo video, un pò datato ma sempre attuale, realizzato da <a href="http://www.greenpeace.org/italy/it/" rel="nofollow" target="_blank">Greenpeace</a>, da sempre in prima fila per il bene della Terra, una serie di straordinari timelapse permettono al nostro prezioso pianeta di “respirare”.</div>
<div style="text-align: justify;">
Un effetto magico che ipnotizza e fa riflettere per 90 secondi.</div>
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<a name='more'></a><br />
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/OUDO4m8Z42U" width="560"></iframe><br />
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13744062097324334277noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6180065890088803821.post-78388652041572995772016-06-06T06:32:00.000-07:002016-06-06T06:32:02.152-07:00Max Loughan, il tredicenne sulle orme di Tesla<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGIqSzy5kfuomrg5fCFVAEfjvU83bOUVxBaGsSriV5XKQDwkRSvRTcnkm_mYwmnjIiHP-n_UJ_KuFCRiXEHPT2kH_dEHsqoFQtL6KUgrwIyHcFJpFs-7yXcbi6C2fhAdjqMt9YEONdp_74/s1600/FreeEarthEnergy.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="178" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGIqSzy5kfuomrg5fCFVAEfjvU83bOUVxBaGsSriV5XKQDwkRSvRTcnkm_mYwmnjIiHP-n_UJ_KuFCRiXEHPT2kH_dEHsqoFQtL6KUgrwIyHcFJpFs-7yXcbi6C2fhAdjqMt9YEONdp_74/s320/FreeEarthEnergy.jpg" width="320" /></a></div>
L’<b>energia elettrica</b> da sempre è stata studiata e osservata da grandi scienziati, che hanno passato la maggior parte degli anni a capire come poterne trarre di più, con meno dispendio di risorse economiche e danneggiando il meno possibile il nostro Pianeta. Il problema dell’ energia elettrica, pone da sempre due domande: <b>come ricavarla</b>? <b>Da dove ricavarla</b>?</div>
<div style="text-align: justify;">
Bene, a quanto pare un giovane scienziato, un tredicenne, di nome Max Loughan, ha trovato le risposte a queste domande, in pratica ha creato un dispositivo che permette di trarre energia elettrica <b>dall’ aria.</b><br />
<br /></div>
<a name='more'></a><div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><b>Com’ è fatto questo dispositivo?</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
Per costruirlo Max, ha utilizzato un cucchiaino, un pò di filo e alcune bobine, spendendo soltanto 14 dollari. Si tratta di una <b>mietitrice elettromagnetica</b>, che è in grado di catturare <b>onde radio</b> dall’ etere, ed energia termica e statica trasformandola in <b>energia elettrica</b>. Come lo stesso Max dice, la sua invenzione si ispira alle grandi menti del passato, come <b><a href="http://revolutionbug.blogspot.it/2015/09/perche-ancora-non-abbiamo-la-free.html" rel="nofollow" target="_blank">Tesla</a></b> e <b><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Albert_Einstein" rel="nofollow" target="_blank">Einstein</a></b>. Il futuro come spesso dico, è più vicino di quanto sembra, basta solo afferrarlo, abbiamo bisogno di giovani scienziati come Max per farlo e non di vecchi burocrati e banchieri che pensano solo ai profitti, dimenticandosi che il <b>Pianeta Terra</b>, ha bisogno di respirare nuove idee, solo così potrà essere salvato.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/dyRlbXUIscg" width="560"></iframe>
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<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
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<a href="http://www.altrogiornale.org/max-loughan-tredicenne-sulle-orme-tesla/" rel="nofollow" target="_blank">FONTE</a></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://www.pmaxblog.it/max-loughan-il-tredicenne-sulle-orme-di-tesla/" rel="nofollow" target="_blank">FONTE</a></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://www.ktvn.com/story/31260413/13-year-old-creates-energy-harvesting-device" rel="nofollow" target="_blank">FONTE</a></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13744062097324334277noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6180065890088803821.post-89038793684762828822016-06-04T06:16:00.000-07:002016-06-04T06:16:45.936-07:00Le 10 regole del controllo sociale di Noam Chomsky<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiiuOj5OTUQ_loanWLULGz7k_My-58IhItPYPKZn_QQpSiQBgDDYuLoO1c-edXQTNQWR8-J9qml59iIPTXh9q0eQPrlWs-EXx4_WmU_vhwDU3iXne2LMUf5RdVl4MBhAKJ4US4U6Uo-6-nt/s1600/Noam-Chomsky.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiiuOj5OTUQ_loanWLULGz7k_My-58IhItPYPKZn_QQpSiQBgDDYuLoO1c-edXQTNQWR8-J9qml59iIPTXh9q0eQPrlWs-EXx4_WmU_vhwDU3iXne2LMUf5RdVl4MBhAKJ4US4U6Uo-6-nt/s320/Noam-Chomsky.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Noam_Chomsky" rel="nofollow" target="_blank">Avram Noam Chomsky</a>, nato a Philadelfia il 7 dicembre 1928, è un linguista, filosofo, teorico della comunicazione e anarchico statunitense.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
“…uno dei pochi grandi intellettuali che non hanno mai rinunciato ad essere coscienza critica della società occidentale. Per oltre trent’anni le sue opinioni e i suoi giudizi, sempre attenti a cogliere l’essenza delle cose dietro l’apparenza della realtà, hanno sensibilizzato un crescente interesse del pubblico verso la reale natura del potere…” <a href="http://www.tmcrew.org/archiviochomsky/" rel="nofollow" target="_blank">tmcrew.org</a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Noam Chomsky, professore emerito al Massachusetts Institute of Technology, ha elaborato una lista delle 10 regole del controllo sociale, ovvero, strategie utilizzate per la manipolazione del pubblico attraverso i mass media.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<a name='more'></a><br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-large;"><b>1) La strategia della distrazione.</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
L’elemento primordiale del controllo sociale è la strategia della distrazione, che consiste nel deviare l’attenzione del pubblico da problemi importanti e dai cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche, attraverso la tecnica del diluvio o inondazione di continue distrazioni e informazioni insignificanti.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La strategia della distrazione è anche indispensabile per impedire al pubblico di interessarsi alle conoscenze essenziali nell’area della scienza, l’economia, la psicologia, la neurobiologia e la cibernetica.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Mantenere l’attenzione del pubblico deviata dai veri problemi sociali imprigionata da temi senza vera importanza.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Mantenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza nessun tempo per pensare di ritorno alla fattoria come gli altri animali.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-large;"><b>2) Creare problemi e poi offrire le soluzioni.</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Questo metodo è anche chiamato: Problema > Reazione > Soluzione.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Si crea un problema, una situazione prevista per causare una certa reazione da parte del pubblico, con lo scopo che sia questo il mandante delle misure che si desiderano far accettare.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ad esempio: lasciare che si dilaghi o si intensifichi una violenza urbana, organizzare attentati sanguinosi, con lo scopo che il pubblico sia che richieda le leggi di sicurezza e le politiche a discapito della libertà.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-large;"><b>3) La strategia della gradualità.</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per far accettare una misura inaccettabile basta applicarla gradualmente, al contagocce, per anni consecutivi.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E’ in questo modo che condizioni socio-economiche radicalmente nuove, neo-liberalismo, furono imposte durante il decennio degli anni ’80 e ’90.</div>
<div style="font-size: x-large; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-large;"><b>4) La strategia del differire.</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla come dolorosa e necessaria, ottenendo l’applicazione pubblica nel momento, per un’applicazione futura.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E’ più facile accettare un sacrificio futuro che un sacrificio immediato: primo, perchè lo sforzo non è quello impiegato immediatamente, secondo, perchè il pubblico, la massa, ha sempre la tendenza di sperare ingenuamente che tutto domani andrà meglio e che il sacrificio richiesto potrebbe essere evitato.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Questo da più tempo al pubblico per abituarsi all’idea del cambiamento e di accettarlo rassegnato quando arriva il momento.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-large;"><b>5) Rivolgersi al pubblico come ai bambini.</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La maggior parte della pubblicità diretta al gran pubblico usa discorsi, argomenti, personaggi e un’intonazione particolarmente infantile, molte volte vicino alla debolezza, come se lo spettatore fosse una creatura di pochi anni o un deficiente mentale.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Quando più si cerca di ingannare lo spettatore, più si tenta ad usare un tono infantile.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Perchè?</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Se qualcuno si rivolge a una persona come se avesse dodici anni o meno, allora, in base alla suggestionabilità, lei tenderà con una certa probabilità ad una risposta o reazione come quella di una persona di dodici anni o meno.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-large;"><b>6) Usare l’aspetto emotivo molto più della riflessione.</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Sfruttare l’emozione è una tecnica classica per provocare un corto circuito su un’analisi razionale.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Inoltre, l’uso del registro emotivo, permette di aprire la porta di accesso all’inconscio, per impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-large;"><b>7) Mantenere il pubblico nell’ignoranza e nella mediocrità.</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Far si che il pubblico sia incapace di comprendere le tecnologie ed i metodi usati per il suo controllo e la sua schiavitù.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-large;"><b>8) Stimolare il pubblico ad essere compiacente con la mediocrità.</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Spingere il pubblico a ritenere che è di moda essere stupidi, volgari e ignoranti.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-large;"><b>9) Rafforzare l’auto-colpevolezza.</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Far credere all’individuo che è soltanto lui il colpevole della sua disgrazia.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Così, invece di ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si auto-svaluta e s’incolpa, cosa che crea a sua volta uno stato depressivo, uno dei cui effetti è l’inibizione della sua azione.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E senza azione non c’è rivoluzione.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-large;"><b>10) Conoscere gli individui meglio di quanto loro stessi si conoscano.</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Negli anni ’50 i rapidi progressi della scienza hanno generato un divario crescente tra le conoscenze del pubblico e quelle possedute e utilizzate dalle élites dominanti.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Grazie alla biologia, la neurobiologia, e la psicologia applicata, ilsistema ha goduto di una conoscenza avanzata dell’essere umano, sia della sua forma fisica che psichica.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il sistema è riuscito a conoscere meglio l’individuo comune di quanto egli stesso si conosca. Questo significa che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un controllo maggiore ed un gran potere sugli individui, maggiore di quello che lo stesso individuo esercita su sé stesso.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://www.altrogiornale.org/le-10-regole-del-controllo-sociale-noam-chomsky/" rel="nofollow" target="_blank">FONTE</a></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13744062097324334277noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6180065890088803821.post-60710086769076176022016-05-17T07:06:00.000-07:002016-05-17T07:43:23.451-07:00Le strutture dell'universo e del cervello umano sono sorprendentemente simili<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQR3QujlR2nTmaTUEdJKru9VAaKySQpLJOXsd3C6zRG5WiPb2cpLCwX4sR0dbkhZMYEUcojOyrbPFR5dZLUYGzjnpMGfh0opAwkBRtz1QaS2-CG-n-9E1hVihBanGv9Rab74YTfeo8IllQ/s1600/cervello_copertina.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQR3QujlR2nTmaTUEdJKru9VAaKySQpLJOXsd3C6zRG5WiPb2cpLCwX4sR0dbkhZMYEUcojOyrbPFR5dZLUYGzjnpMGfh0opAwkBRtz1QaS2-CG-n-9E1hVihBanGv9Rab74YTfeo8IllQ/s320/cervello_copertina.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Nella disciplina orientale del Taoismo, il corpo umano è sempre stato considerato come un piccolo universo, come un microcosmo. Grazie a investimenti miliardari fatti in Europa e negli Stati Uniti per spiegare il funzionamento del cervello, continuano a emergere correlazioni tra il cervello e l'universo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Le due immagini sottostanti illustrano le similarità. L'immagine superiore mostra i collegamenti neuronali delle cellule del cervello; l'immagine inferiore simulata dal Millennium Simulation mostra la distribuzione della materia oscura nell'universo.<br />
<br /></div>
<a name='more'></a><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiS83tYW5Lq27Dup8sZxO22c6fBqZu6fmbwly6S2C_4pTZEEZcwIYybYbHPYHjQAxL5B8FdAFt6pySs2GOOc3-dis99pkQIfremT-vX808MShI5c7rF-gqp1-W3fONTykl-fk7Ee8k_vacH/s1600/neuroni20attivi1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiS83tYW5Lq27Dup8sZxO22c6fBqZu6fmbwly6S2C_4pTZEEZcwIYybYbHPYHjQAxL5B8FdAFt6pySs2GOOc3-dis99pkQIfremT-vX808MShI5c7rF-gqp1-W3fONTykl-fk7Ee8k_vacH/s320/neuroni20attivi1.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjs3EaDtH-26u4bYmmXKMNo_VGm7yVvQQheUl-pVElk8WSmAyJ9pVQDsWISF_RgS9Lo5bc6nrLMMttpUILUwiByHvHki5jnlwZS4sX3mr-iW-mRX7YxAL-7V3MJNZH2qH_1by1_5VXDKfX6/s1600/Millennium_simulation_-_galaxies.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjs3EaDtH-26u4bYmmXKMNo_VGm7yVvQQheUl-pVElk8WSmAyJ9pVQDsWISF_RgS9Lo5bc6nrLMMttpUILUwiByHvHki5jnlwZS4sX3mr-iW-mRX7YxAL-7V3MJNZH2qH_1by1_5VXDKfX6/s320/Millennium_simulation_-_galaxies.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><em style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #222222; font-family: 'Open Sans', Arial, sans-serif; line-height: 25.312px; text-align: start;"><span style="font-size: x-small;"><b>Distribuzione su larga scala della galassia (materia luminosa), <br />ottenuta grazie a <a href="http://www.mpa-garching.mpg.de/galform/millennium/" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; box-sizing: border-box; color: #182e8e; text-decoration: none;" target="_blank">Millenium simulation</a>. (Wikimedia Commons)</b></span></em></td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="text-align: justify;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
L'immagine mostra una similarità strutturale in termini di connessioni e distribuzione della materia tra il cervello e l'universo. La fotografia a sinistra è un'immagine microscopica, quella sulla destra è un'immagine macroscopica.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il cervello è come un microcosmo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Uno studio condotto da Dmitri Krioukov dell'Università della California e da un gruppo di ricercatori <a href="http://www.nature.com/srep/2012/121113/srep00793/full/srep00793.html">pubblicato su Nature</a> nel 2012, mostra le sorprendenti somiglianze tra le reti neuronali del cervello e i collegamenti tra le galassie.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://www.livescience.com/25027-universe-grows-like-brain.html">Live Science afferma</a> che la squadra di Krioukov ha creato una simulazione su computer che divide l'universo in piccole unità subatomiche di spazio-tempo. La simulazione riproduce lo sviluppo storico dell'universo aggiungendo nuove unità spazio-temporali. Le interazioni della materia che compone le galassie sono simili alle interazioni che regolano le reti neurali del cervello umano.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il medico Kevin Bassler della Houston University, che non è stato coinvolto nella ricerca, ha detto a Live Science che essa suggerisce l'idea che una legge fondamentale governi queste reti.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Nel Maggio del 2011, Seyed Hadi Anjamrooz della Kerman University of Medical Sciences e altri medici iraniani hanno <a href="http://www.academia.edu/841130/The_cellular_universe_A_new_cosmological_model_based_on_the_holographic_principle">pubblicato un articolo</a> sull'International Journal of the Physical Sciences riguardante le similarità tra le cellule e l'universo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Hanno spiegato che un buco nero assomiglia al nucleo della cellula. Il punto di non ritorno di un buco nero e cioè un punto in cui la forza di gravità risucchia gli oggetti all'interno del buco nero, assomiglia alla membrana nucleare.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il punto di non ritorno ha un doppio strato, come la membrana nucleare. Inoltre il punto di non ritorno impedendo l'uscita a tutto ciò che entra, è come una membrana nucleare che separa i fluidi cellulari evitando la mescolanza e regola lo scambio di materia tra l'interno e l'esterno del nucleo. Sia i buchi neri che le cellule viventi emettono pacchetti di radiazioni elettromagnetiche.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
I ricercatori hanno scritto. «Quasi tutto ciò che esiste nel'universo può essere ritrovato all'interno di una cellula vivente, come se fosse un microuniverso. L'universo può essere rappresentato da una cellula.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://epochtimes.it/n2/news/le-strutture-delluniverso-e-del-cervello-umano-sono-sorprendentemente-simili-1032.html" rel="nofollow" target="_blank">FONTE</a></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13744062097324334277noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6180065890088803821.post-6715797321858856842015-11-28T06:36:00.000-08:002015-11-28T06:36:30.751-08:00Le 6 grandi illusioni che imprigionano la nostra vita<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjf-70AAzBTmAlSYtu9trD97J_UE0sqiq8zTYCDzzx6DAftXxUzOctv9F14OqRBM38tRQ9pcLVq21XirL6UAsPGRApaddyEttuMabhrcDc0yGgeTNQMH8Ggax8m4TDmhhGAoPzIMTEHG1iJ/s1600/interfaccia+cervello+macchina.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjf-70AAzBTmAlSYtu9trD97J_UE0sqiq8zTYCDzzx6DAftXxUzOctv9F14OqRBM38tRQ9pcLVq21XirL6UAsPGRApaddyEttuMabhrcDc0yGgeTNQMH8Ggax8m4TDmhhGAoPzIMTEHG1iJ/s320/interfaccia+cervello+macchina.jpg" width="304" /></a></div>
<i>“In prigionia, le illusioni possono dare conforto.” Nelson Mandela</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
Affinché un gioco di prestigio riesca a ingannare un pubblico, è necessario che il trucco sia invisibile, e a tal fine il prestigiatore suscita nello spettatore uno stato di sospensione dell’incredulità. Lo stato di sospensione dell’incredulità nell’illusione è spesso più confortante dello scoprire i segreti del prestigiatore. Ebbene, noi viviamo in un mondo di illusioni. Molte delle preoccupazioni che ci occupano la mente e delle attività che riempiono le nostre giornate scaturiscono da impulsi che ci richiedono di diventare qualcuno o qualcosa di diverso da ciò che siamo. Non è un caso. Data la programmazione mentale funzionale alla cultura aziendale-consumista che oggi domina la razza umana, siamo indotti ad accettare alcuni aspetti della società come verità intoccabili, e a credere che alcuni modi di essere e agire siano più giusti rispetto a molti altri. Gli psicopatici al potere depotenziano gli individui in questo modo. Ci impediscono di vedere il quadro d’insieme erigendo barriere fatte di suggestioni e modelli assoluti che mirano a frantumare l’autostima e la fiducia nel futuro.<br />
<br />
<a name='more'></a><br />
Il venerato e sfuggente artista di strada <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Banksy" rel="nofollow" target="_blank">Banksy</a>, una volta ha commentato: “Questa gente sta lì per prendervi per il culo. Disprezzano la vostra vita, vi assestano un colpo basso e poi spariscono. Svettano sulle cime dei palazzi per farvi sentire minuscoli. Fanno commenti irriverenti dalle fiancate degli autobus, commenti che implicano che non siete abbastanza sexy e che il vero divertimento sia altrove, lontano da voi sfigati. Usano la televisione per fare sentire inadeguate le vostre donne. Usano le tecnologie più avanzate per prendervi per il culo. Sono i pubblicitari, e ridono di voi.”</div>
<div style="text-align: justify;">
La pubblicità è solo la punta dell’iceberg. Se arretriamo il punto d’osservazione, spunta fuori un quadro da cui si evince che l’intera struttura sociale si basi su una serie di meccanismi che creano illusioni, inducono una meccanica propensione all’obbedienza alle istituzioni e inculcano convinzioni che non sono affatto ciò che sembrano. Siamo schiavi in un senso molto più che metaforico. C’è chi definisce tale sensazione sottile: ‘il senso d’oppressione della Matrix‘, un sistema di controllo che invade la mente, programma gli individui a eseguire routine che si accordino ad una versione della normalità uniforme e condivisa, non importa quanto assurda e ingiusta essa sia.</div>
<div style="text-align: justify;">
Alcune delle più grandi illusioni che ci assoggettano alla schiavitù della Matrix, sono riportate qui di seguito per la vostra considerazione.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="font-size: x-large;">1. L’Illusione della Legge, dell’Ordine e dell’Autorità.</span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
Per molti fare tutto a norma di legge è diventato un imperativo morale. Molti di noi lo fanno volentieri, ma in realtà la corruzione, gli scandali, la malvagità (le disinvolte deroghe alle Costituzioni – n.d.t.) dimostrano in continuazione che la legge è qualcosa che si piega molto facilmente tutte le volte che disturbi le esigenze del più forte. La brutalità delle forze di polizia dilaga negli Stati Uniti, i giudici favoriscono il potere, e la vita privata va svanendo di fronte alle nuove forme di sorveglianza statale. E per tutto il tempo sullo sfondo infuria uno stato di guerra permanente dai connotati <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/George_Orwell" rel="nofollow" target="_blank">orwelliani</a>, illegale e immorale, impegnato nello sterminio di intere nazioni e culture.</div>
<div style="text-align: justify;">
L’ordine sociale non è quel che sembra in quanto è basato su un regime di conformismo, obbedienza e sottomissione perseguito inculcando la paura della violenza. La storia ci ha insegnato più volte che la legge è legittima solo quando non sia usata come strumento di oppressione, controllo sociale e saccheggio, e ci ha anche insegnato che ogni cosiddetta ‘autorità’ che rappresenti questo tipo di legge sia falsa, ipocrita e ingiusta.</div>
<div style="text-align: justify;">
Quando la legge stessa non rispetta la legge, significa che non esiste legge, né ordine, né giustizia. Il teatrino delle istituzioni serve solo ad occultare la realtà dei fatti, cioè che l’attuale ordine mondiale si basa sul controllo, non sul consenso.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="font-size: x-large;">2. L’illusione della Prosperità e Felicità.</span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
Sfilze di abiti e ninnoli costosi da accumulare come monarchi del 19° secolo sono diventati la nostra illusione della prosperità. L’illusione della prosperità è fondamentale per la salute della nostra economia basata sul consumismo, la frode, il debito. Il sistema bancario è stato progettato dall’alto verso il basso per creare ricchezza illimitata per qualche tempo, e poi tassare l’umanità per l’eternità.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La vera prosperità è un ambiente vibrante di abbondanza e salute, felicità, amore e relazioni. Mentre sempre più persone identificano la prosperità con il possesso di beni materiali, in realtà scivolano sempre più lontane dalla vera prosperità.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="font-size: x-large;">3. L’illusione della Scelta e della Libertà.</span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
Interpretate l’insieme e leggete la parte scritta in piccolo. Non siamo liberi, se si considera la parola nel suo senso più vero. La libertà è avere scelta, ma nel mondo di oggi la scelta non è altro che una selezione all’interno di una serie molto limitata di opzioni non proibite, le quali devono svolgersi sempre nei limiti imposti da un sistema giuridico e fiscale ingiusto e corrotto, e da norme culturalmente accettate e applicate.</div>
<div style="text-align: justify;">
Basta prendere atto della finta democrazia moderna per avere un fulgido esempio di false opzioni che vogliono sembrare scelte reali. Due giganteschi, stantii, corrotti partiti politici che vorrebbero sembrare l’orgoglio e la speranza della nazione, e tante piccole terze parti e voci indipendenti ostacolate, ridicolizzate o oscurate nella comunicazione di massa.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
L’illusione della scelta è una potente arma di oppressione perché induce a credere che il muoversi in una gabbia anziché essere immobilizzati in catene, equivalga ad essere liberi.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Un ventaglio precompilato di opzioni è molto diverso dalla libertà; è solo schiavitù light.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="font-size: x-large;">4. L’Illusione della Verità.</span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
La verità è un tema molto delicato nella nostra cultura, in quanto siamo stati programmati a credere che essa possa essere dispensata da entità semi-divine quali sono i media, i vip e il governo. Se la televisione dice che qualcosa è vero, affermare il contrario significa essere un ‘complottista.’</div>
<div style="text-align: justify;">
Il sistema imposto dai poteri forti dipende da quanto profondamente noialtri siamo calati nella loro versione della realtà. Mentre pensatori e giornalisti indipendenti smontano ogni giorno le loro versioni ufficiali, l’illusione è così potente che serve un potente trauma personale per disconnettersi dalla visione della realtà indotta dal sistema.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="font-size: x-large;">5. L’Illusione del Tempo.</span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
Dicono che il tempo sia denaro, ma è una bugia. Il tempo è la tua vita. La tua vita è una manifestazione in continua evoluzione dell’adesso. Se sbirciamo oltre il mondo dei cinque sensi, in cui siamo stati addestrati a muoverci in accordo con l’orologio e il calendario, forse riusciremo a percepire che lo spirito è eterno, e che l’anima di ogni individuo appartiene a questa eternità.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il grande inganno supporta l’idea che il momento presente sia di poco o nessun valore, che il passato sia qualcosa che non possiamo superare, e che il futuro sia intrinsecamente più importante sia del passato che del presente. Tutto ciò sposta la nostra attenzione da ciò che sta accadendo adesso verso ciò che potrebbe accadere in futuro. Una volta che siamo completamente concentrati sul futuro piuttosto che sul presente, siamo prede facili per think tank e ingegneri sociali che influenzano la nostra visione del futuro inculcandoci la paura mediante ogni tipo di nefasta prospettiva.</div>
<div style="text-align: justify;">
Siamo più felici quando la nostra vita si svolge nel presente; quando spontaneità e casualità ci offrono la possibilità di apprendere qualcosa di nuovo su noi stessi.Procedere con il pilota automatico nel presente per fantasticare sul futuro, è una trappola. Gli immensi momenti di gioia spirituale senza tempo che si sperimentano durante la meditazione sono la prova che il tempo è un costrutto mentale, e non dovrebbe esercitare tanta influenza sull’esperienza umana.</div>
<div style="text-align: justify;">
Se il tempo è denaro, allora la vita stessa può essere misurata in dollari. Ma se è così, quando i dollari perdono valore, allora anche la vita vale di meno. E’ un’illusione, perché in realtà l’esistenza umana non è valutabile in termini di denaro.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="font-size: x-large;">6. L’illusione della Separazione.</span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
A livello politico la tattica del divide et impera è una procedura operativa utilizzata da ogni sistema autoritario, tuttavia l’illusione della separazione è qualcosa che opera ad un livello ancora più profondo.</div>
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Siamo stati programmati a credere che essendo singoli individui dovremmo sentirci in competizione con tutto e tutti, compreso il nostro prossimo e la natura. Il tutto si riduce ad una serrata competizione. Questo genere di approccio nega categoricamente la verità che la vita su questo pianeta sia interconnessa. Senza aria pulita, acqua pulita, suolo sano, e un vivace senso della comunità non possiamo sopravvivere qui.</div>
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<b><span style="font-size: x-large;">Conclusione.</span></b></div>
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Le grandi illusioni qui elencate sono state organizzate per noi come una campagna per incoraggiare la cieca acquiescenza alle macchinazioni della Matrix.</div>
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Nel tentativo di dis-autorizzarci chiedono la nostra conformità e obbedienza, ma non dobbiamo dimenticare che tutto questo è soltanto un' elaborata strategia di marketing.</div>
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Loro non possono vendere ciò che non ci interessa acquistare. </div>
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<a href="http://librierivelazioni.it/index.php/l-angolo-di-nikita/2199-le-6-grandi-illusioni-che-ci-imprigionano-in-matrix" rel="nofollow" target="_blank">FONTE</a></div>
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<a href="http://www.wakingtimes.com/2015/02/02/6-grand-illusions-keep-us-enslaved-matrix/" rel="nofollow" target="_blank">FONTE</a></div>
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13744062097324334277noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6180065890088803821.post-81198153490724119142015-10-27T07:26:00.000-07:002015-10-27T07:26:45.572-07:00Bucce d' arancia per rimuovere il mercurio dagli oceani<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4icblluH0YNQRuROsF5UPNcF-ypbk01laSQvORFnwwaUMbHzdRqRkIKwAG9Gpx5i9NeGMi93DjNr91kWwsblXhci-zZOTKzei0j4sgHDSZzcbinLyb2dpPCboOjTkB-efDIBGRIR4siok/s1600/buccia+arancia.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4icblluH0YNQRuROsF5UPNcF-ypbk01laSQvORFnwwaUMbHzdRqRkIKwAG9Gpx5i9NeGMi93DjNr91kWwsblXhci-zZOTKzei0j4sgHDSZzcbinLyb2dpPCboOjTkB-efDIBGRIR4siok/s320/buccia+arancia.jpg" width="320" /></a></div>
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Dall’età preindustriale i livelli di inquinamento da <b>mercurio</b> nel mondo sono triplicati. Esso risulta come scarto da tutta una serie di lavorazioni industriali, che comprendono anche l’estrazione e la combustione di <b>combustibili fossili.</b> Nei mari in particolare, è entrato nella <b>catena alimentare</b>, contaminando pesci e frutti di mare. Ora sembra però che si profili all’orizzonte una soluzione concreta ed economica per riuscire a rimuoverlo utilizzando un prodotto naturale: l’<b>arancia</b>, o meglio, i suoi scarti.</div>
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Si perché dalla <b>buccia dell’arancia</b>, che contiene <b>limonene</b>, e dallo <b>zolfo</b> è stato sintetizzato un “polisolfuro zolfo-limonene” che sarebbe in grado di assorbire il mercurio presente nel suolo e nell’acqua, virando dal rosso scuro al giallo.</div>
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Lo ha sintetizzato un team di ricercatori della <b>Flinders University</b> (Australia), guidato dal Dr. Justin Chalker, un docente di Chimica Sintetica presso lo stesso istituto. Il gruppo si è avvalso anche della collaborazione del <b>Centre for NanoScale Science and Technology</b>, facente capo sempre alla Flinders, dell’<b>Università di Tulsa</b>, dell’<b>Institute of Molecular Medicine</b>, dell’<b>Università di Lisbona </b>e dell’<b>Università di Cambridge.</b></div>
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Il materiale risulta economico e rientra nel concetto di <b>economia circolare</b> perché utilizza come risorsa sotto forma di scarto. Il<b> Dr. Chalker</b> spiega che:</div>
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<i>Più di 70 milioni di tonnellate di zolfo vengono prodotte ogni anno dall’industria del petrolio, quindi ce ne sono letteralmente delle montagne che giacciono, non utilizzate, in tutto il mondo, mentre più di 70 mila tonnellate di limonene sono prodotte ogni anno dal settore degli agrumi (il limonene si trova principalmente nelle bucce d’arancia).</i></blockquote>
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Ecco come uno scarto diventa quindi uno strumento, potente ed essenziale, per aiutarci a risolvere uno dei più gravi problemi di inquinamento che ci troviamo a fronteggiare al giorno d’oggi. Il mercurio è particolarmente <b>pericoloso</b> per le donne incinte e i bambini, perché contribuisce a compromettere il sistema nervoso centrale.</div>
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Con questo metodo si potrebbe bonificare l’acqua dell’acquedotto, utilizzando il polisolfuro zolfo-limonene nelle tubazioni, qualora vi siano contaminazioni di mercurio, e si potrebbe farne uso nel trattamento dei rifiuti, ma soprattutto si potrebbe agire a grande scala eliminando questo pericoloso metallo pesante dall’acqua degli <b>oceani.</b></div>
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La scoperta risulta davvero interessante, anche perché il polisolfuro zolfo-limonene, cambiando colore nel momento in cui assorbe mercurio, potrebbe anche fare da rivelatore della presenza di mercurio, laddove ce ne sia il sospetto. È una sostanza che può essere in grado di assorbire anche altri metalli pesanti e dulcis in fundo, permette uno smaltimento più agevole del mercurio, perché assorbendolo, lo rende più facilmente smaltibile.</div>
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Lo studio sarà presto pubblicato sulla rivista di ricerca chimica <b>Angewandte Chemie International Edition.</b> Nel frattempo gli scienziati stanno cercando di preparare l’uscita nel mercato di questo innovativo prodotto.</div>
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<a href="http://www.greenstyle.it/mercurio-bucce-di-arancia-per-rimuoverlo-dagli-oceani-172459.html" rel="nofollow" target="_blank">FONTE</a></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13744062097324334277noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6180065890088803821.post-28494713127011371942015-10-23T06:45:00.003-07:002015-10-23T06:48:43.180-07:00Viaggio ad Auroville, l’ecovillaggio dove l’utopia è diventata realtà<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxiv2RCwb1OafekAU2Y0Upmf1h4m7QUPV5zC03JcSmr-kbJ_vBi0P55MSshw_Y1kNIGGNAEodcYVQT8GHqh0AbFXVzKW8KTUKhARcRaVBPMVzRnqxuOp1miPMjQtvawXZ-32NbSRhQDYdE/s1600/auroville1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxiv2RCwb1OafekAU2Y0Upmf1h4m7QUPV5zC03JcSmr-kbJ_vBi0P55MSshw_Y1kNIGGNAEodcYVQT8GHqh0AbFXVzKW8KTUKhARcRaVBPMVzRnqxuOp1miPMjQtvawXZ-32NbSRhQDYdE/s320/auroville1.jpg" width="320" /></a></div>
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Per alcuni è solo un raduno di hippie, per altri un immenso laboratorio dove coltivare un'altra società possibile. Parliamo della città ecosostenibile di Auroville, nata 45 anni fa nel cuore dell'India francese.</div>
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E’ uno dei tanti esperimenti socio-urbanistici di vita comunitaria alternativa esistenti al mondo e al tempo stesso è uno dei più riusciti nell’ambito del Global Ecovillagge Network. Si tratta di <a href="http://www.auroville.org/">Auroville</a>, fondata nel 1968 nel distretto di Viluppuram dello stato indiano di Tamil Nadu, a circa dieci chilometri dall’ex colonia francese di Pondicherry. Ispirata al maestro bengalese Sri Aurobindo, è una forma di convivenza interculturale e interreligiosa in corso da 40 anni e ha come figura di riferimento quella di Mirra Alfassa, una donna austriaca conosciuta con il nome di ”Madre”.<br />
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La città conta duemila abitanti provenienti da tutto il mondo (anche dall’Italia) ed è intesa come un luogo universale in cui vivere in armonia, senza la necessità della proprietà privata. La vita è basata su alcune dimensioni fondamentali: l’ecologia, la collettività, la spiritualità e l’educazione. L’architettura delle abitazioni richiama quella degli alloggi tradizionali della zona, costruiti in legno con foglie di palma o cocco.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBdThED85AQyT8Nnntzl3siIE3PzG6pHErI0H2SRlaCWcJyx3Gs2G9RgWO-JK0_6FzzkWlL655fta029_VWtc6It3_Wpv7S4ww8SesoxmpE_J7x79eCafSNElSPYYdOkDxyLI9CQYO-NcU/s1600/auroville2.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="245" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBdThED85AQyT8Nnntzl3siIE3PzG6pHErI0H2SRlaCWcJyx3Gs2G9RgWO-JK0_6FzzkWlL655fta029_VWtc6It3_Wpv7S4ww8SesoxmpE_J7x79eCafSNElSPYYdOkDxyLI9CQYO-NcU/s400/auroville2.png" width="400" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZPGiuRtACjc0yeQhxR5ujgDp_uVICWYZ07T-pu5uSJwM87DYQKbZLp5wgX480rNbmyYBUyogaEn2-0VVsOIbiRkDcHHrKtzzn19AYa4Yx653Psc0zr6I-ZI6Qwt-cndh-PS-esZmBd7l4/s1600/Auroville+composition.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="91" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZPGiuRtACjc0yeQhxR5ujgDp_uVICWYZ07T-pu5uSJwM87DYQKbZLp5wgX480rNbmyYBUyogaEn2-0VVsOIbiRkDcHHrKtzzn19AYa4Yx653Psc0zr6I-ZI6Qwt-cndh-PS-esZmBd7l4/s400/Auroville+composition.jpg" width="400" /></a></div>
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Nonostante la rigidità delle sue regole – bisogna sempre rispettare i suoi principi e donarsi alla collettività – Auroville porta avanti una propria apertura al mondo. E’ possibile visitare la città anche per lunghi periodi, presentando una domanda anche per eventuali internship, in cui si mette a disposizione il proprio contributo lavorativo. Nel sito internet <a href="http://www.auroville.com/">Auroville.com</a> è addirittura possibile comprare prodotti realizzati dalla comunità. Dal cibo alle lampade, dai vestiti alle borse, passando per incensi ed energizzanti. Ma non è tutto. L’ecovillaggio è tutt’altro che ‘fuori dal mondo’, attivissimo anche sui social network, da Flickr a Facebook, in cui vengono sponsorizzati progetti e stile di vita. Se sia un luogo ameno o solo un rifugio transitorio rappresenta comunque la testimonianza di un’esigenza sempre più forte, basata sul rifiuto (almeno parziale) della società dei consumi.</div>
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<a href="http://www.3nz.it/2929/auroville/?ncid=fcbklnkithpmg00000001#commenta">FONTE</a><br />
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<b>LINK:</b><br />
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<a href="http://www.auroville.org/" rel="nofollow" target="_blank">Auroville [Sito Ufficiale]</a><br />
<a href="http://www.auroville.com/" rel="nofollow" target="_blank">Auroville [Store]</a></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13744062097324334277noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6180065890088803821.post-56923985946708906412015-10-20T06:29:00.000-07:002015-10-20T06:32:16.762-07:00Scoperta acqua su Marte? Si, già da 140 anni <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiz_C5bhEZneF1dL6KaJiqPaMJgn47pKRGYhYCKnnnyyvFkrtt8LL5lnQNXT6c_JsITj2Y6zGghEuIFyqFy474ZgAAlkimjoqjjM_RYcnyXzK7uly0wGBhx-b2KZ5jda7yM_HNCI8y6ATDI/s1600/Giovanni_Virginio_Schiaparelli_.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="168" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiz_C5bhEZneF1dL6KaJiqPaMJgn47pKRGYhYCKnnnyyvFkrtt8LL5lnQNXT6c_JsITj2Y6zGghEuIFyqFy474ZgAAlkimjoqjjM_RYcnyXzK7uly0wGBhx-b2KZ5jda7yM_HNCI8y6ATDI/s320/Giovanni_Virginio_Schiaparelli_.jpg" width="320" /></a></div>
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Giovanni Schiaparelli è stato un grande astronomo e storico della scienza italiano: nato a Savigliano, in Provincia di Cuneo, nel 1835, è morto a Milano a 75 anni nel 1910. Una vita al servizio della scienza e dell’Italia: è stato senatore, membro dell’Accademia dei Lincei, dell’Accademia delle Scienze di Torino e del Regio Istituto Lombardo.</div>
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La scoperta più importante di Schiaparelli è molto attuale: in tre pubblicazioni, “Il pianeta Marte” (1893), “La vita sul pianeta Marte” (1895) e “Il pianeta Marte” del 1909, teorizzò alcune scoperte sensazionali su Marte dopo averlo osservato per anni con un potente telescopio.<br />
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Durante la grande opposizione del 1877,Schiaparelli osservò sulla superficie di Marte una fitta rete di strutture lineari che chiamò “canali”. I canali di Marte divennero ben presto famosi e la sua scoperta fece discutere il mondo intero con una ridda di ipotesi, polemiche, speculazioni e folklore sulle possibilità che il pianeta rosso potesse ospitare forme di vita senzienti.</div>
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In uno dei suoi studi, Schiaparelli scriveva:</div>
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“<i>Piuttosto che veri canali della forma a noi più familiare, dobbiamo immaginarci depressioni del suolo non molto profonde, estese in direzione rettilinea per migliaia di chilometri, sopra larghezza di 100, 200 chilometri od anche più. Io ho già fatto notare altra volta, che, mancando sopra Marte le piogge, questi canali probabilmente costituiscono il meccanismo principale, con cui l’acqua (e con essa la vita organica) può diffondersi sulla superficie asciutta del pianeta</i>“.</blockquote>
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Schiaparelli fu umiliato e deriso non solo dall’opinione pubblica ma anche da molti colleghi e dal mondo scientifico e accademico, soprattutto quando tra 1965 e 1975 sono arrivate sulla Terra le prime foto di Marte grazie alle prime sonde spaziali: la superficie del pianeta sembrava arida e desertica, e le teorie di Schiaparelli finirono definitivamente nel dimenticatoio. Oggi, dopo tanti decenni, la NASA rivela che “Marte non è il secco e arido pianeta che pensavamo in passato”, e le teorie di Schiaparelli sui Canali di Marte vengono completamente rivalutate. Con gli strumenti del tempo, lo scienziato piemontese aveva letto benissimo, meglio di chiunque altro nel mondo, la vera natura di Marte. Il pianeta con l’acqua e, ormai è sempre più probabile, anche con la vita.</div>
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<a href="http://www.meteoweb.eu/2015/09/giovanni-schiaparelli-lo-scienziato-piemontese-che-aveva-scoperto-lacqua-su-marte-140-anni-fa/510798/" rel="nofollow" target="_blank">FONTE</a></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13744062097324334277noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6180065890088803821.post-86711783705441507012015-10-17T06:48:00.000-07:002015-10-17T06:48:35.294-07:00Luce gratis con acqua del rubinetto e sale da cucina<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_4ZqXEfHUNtg1NhcBALVuoHqhLKpfe98CClJXTqknnK04GRG7g-aHJF5YNBZ08GA_fk5iNSKVDzOnuoXXMQDyqpkeAOeLeKCQOn48Z-XTiaPHyczhRjKbHbFpk7CofLNqgMHNXRvG87yM/s1600/lampada+salt1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_4ZqXEfHUNtg1NhcBALVuoHqhLKpfe98CClJXTqknnK04GRG7g-aHJF5YNBZ08GA_fk5iNSKVDzOnuoXXMQDyqpkeAOeLeKCQOn48Z-XTiaPHyczhRjKbHbFpk7CofLNqgMHNXRvG87yM/s320/lampada+salt1.jpg" width="320" /></a></div>
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SALt è la prima lampada ecologica alimentata solo da acqua del rubinetto e sale da cucina che funziona senza elettricità. Basta aggiungere 1 bicchiere d’acqua e 2 cucchiai di sale, per un’autonomia di ben 8 ore.</div>
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Ci sono oltre 7.000 isole delle Filippine e la maggior parte di queste non hanno accesso all’elettricità. Da qui nasce la lampada ideata dal Co-fondatore e Amministratore Delegato Aisa Mijeno attualmente un membro della facoltà di Ingegneria Università De La Salle – Lipa. Inoltre è un membro di Greenpeace Filippine, ed ha viaggiato in molti luoghi che promuovono campagne ambientali. Il concetto di prodotto è stato formato dopo aver vissuto con gli indigeni della tribù Butbut per giorni contando solo sulle lampade a cherosene e al chiaro di luna per svolgere lavoretti serali. Raphael Antonio Mijeno è il Co-fondatore e Chief Financial Officer. Laureato a Bachelor of Science in Business Management il quale ha lavorato per una società australiana e britannica. Ha esperienza in contabilità, finanza e vendite. Naturalmente nato artistico, ha un talento per l’arte e il design. E la maggior parte del tempo disegna e dipinge quando è lontano dal suo computer.</div>
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<a name='more'></a><br /></div>
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“Per questo motivo vogliamo eliminare il costo di sostegno in luoghi ove vengono utilizzate lampade/candele e cherosene come principale fonte di illuminazione. E per fornire una fonte di luce più efficiente a queste persone che fanno uso di lampade e candele come fonte alternativa di illuminazione.”</div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjki0h7cD54ihK8zCklf4K7usc3mNdPZg8Aa5GcOg5z0GTd_8IIJTTv5bZzrSoUbvPSsNokixvk0a2mPC0D8vRbxU83CCyTghSWoUY9ZIDMtMj-1blC7XiqDSyjkmNCyiRPj0DnVsO_aCDD/s1600/lampada+salt2.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjki0h7cD54ihK8zCklf4K7usc3mNdPZg8Aa5GcOg5z0GTd_8IIJTTv5bZzrSoUbvPSsNokixvk0a2mPC0D8vRbxU83CCyTghSWoUY9ZIDMtMj-1blC7XiqDSyjkmNCyiRPj0DnVsO_aCDD/s200/lampada+salt2.jpg" width="200" /></a>Utilizzando la lampada di sale per otto ore al giorno tutti i giorni, con una corretta manutenzione, durerà per più di 6 mesi, a dispetto delle lampade a pile, cherosene o delle candele che subito si esauriscono. Inoltre nessun pericolo d’incendio con SALt, che utilizza la scienza dietro la cella galvanica, cambiando gli elettroliti di una soluzione salina non tossica e rendendo l’intero processo sicuro e innocuo. Piuttosto infatti di affidarsi a candele (che possono causare incendi) o luci a batteria che sono costose, SALt fornisce una fonte sicura ed economica di illuminazione.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_kLbLCHuvgvTnjgJZ_92n_SWyWW5N56H-wWOCFPYe2ge5PMOYD-Pp-W3wLLc0TyENnjNki52wadTarnScv9i10zlS1wN0Kj844sN_BuB0NpJ7Cgn56Guwo7KCRZNk4mgv8HdkA27BdJsm/s1600/lampada+salt3.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_kLbLCHuvgvTnjgJZ_92n_SWyWW5N56H-wWOCFPYe2ge5PMOYD-Pp-W3wLLc0TyENnjNki52wadTarnScv9i10zlS1wN0Kj844sN_BuB0NpJ7Cgn56Guwo7KCRZNk4mgv8HdkA27BdJsm/s200/lampada+salt3.jpg" width="200" /></a>Non esistono materiali e componenti all’interno della lampada che potrebbero dar luogo ad incendi. Un problema in meno per le famiglie che fino ad ora hanno utilizzato lampade a cherosene come loro principale fonte di illuminazione.</div>
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<br /></div>
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Le Filippine sono fonte d’ispirazione della lampada alimentata da sale e acqua, perché secondo uno studio condotto dalle Nazioni Unite, si classificano al 3° posto come la zona più incline ai disastri naturali di tutto il pianeta.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZb32qTkOK9gmTybZdAU4gdu6CYbvsU-6G3KHlBhpUf9NiDrkPfF-a5gweVqP35G93AohzfV8xIQtNp0UQBZXl6znH1K4xZdXtEqhI1YLLPx5bzI3bLmiJXG-AQDKfeF8pGpsyLTGbJYLD/s1600/lampada+salt4.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZb32qTkOK9gmTybZdAU4gdu6CYbvsU-6G3KHlBhpUf9NiDrkPfF-a5gweVqP35G93AohzfV8xIQtNp0UQBZXl6znH1K4xZdXtEqhI1YLLPx5bzI3bLmiJXG-AQDKfeF8pGpsyLTGbJYLD/s200/lampada+salt4.jpg" width="200" /></a>Inoltre in caso di emergenza, è possibile ricaricare lo smartphone con questa lampada al sale, basta collegare il cavo USB. Per chi vive vicino al mare è ancora più semplice, poiché potrà utilizzare direttamente l’acqua di mare senza dover creare la soluzione salina (anche se molto semplice, dato che basta utilizzare acqua corrente e sale da cucina). Infatti la salinità dell’oceano, da sola è in grado di far funzionare la lampada. La salinità è espressa dalla quantità di sale trovato in 1000 grammi di acqua e la salinità media dell’oceano è di 35 parti per mille, sufficienti per far funzionare SALt per otto ore.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Conservate dunque delle bottiglie di acqua d’oceano per usare la vostra lampada di sale sempre e ovunque.<br />
<br />
<br />
<a href="http://www.coscienza-universale.com/tecnologia/luce-gratis-con-acqua-del-rubinetto-e-sale-da-cucina/#imageclose-16956" rel="nofollow" target="_blank">FONTE</a><br />
<br />
<a href="http://salt.strikingly.com/" rel="nofollow" target="_blank">SALt</a> [Il sito ufficiale del progetto]</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13744062097324334277noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6180065890088803821.post-15729854010207623282015-10-11T05:41:00.000-07:002015-10-11T05:43:22.979-07:0010 passi per dare priorità a voi stessi<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4dBuHhFBAH8aNEnzwrwN_9ERKbIlWhKglcUNlKNfSpMeFGuNPJp8oR_9z3mClPLBqUMyYlS6mxeHgpSYAxXQMRTrGOm5_u5-IREFafRdVknUTOtf3iCKomcekGUGuTMyx_lkkoF0hWgne/s1600/tempo1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="232" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4dBuHhFBAH8aNEnzwrwN_9ERKbIlWhKglcUNlKNfSpMeFGuNPJp8oR_9z3mClPLBqUMyYlS6mxeHgpSYAxXQMRTrGOm5_u5-IREFafRdVknUTOtf3iCKomcekGUGuTMyx_lkkoF0hWgne/s320/tempo1.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><b>Viviamo una vita molto concitata, nella quale risulta difficile dare la priorità a se stessi:</b> tutto sembra disegnato per dare priorità agli altri. Il lavoro, la famiglia, le amicizie, il volontariato, la coscienza di solidarietà e impegno che regna nella società e tutti gli obblighi imposti ed auto-imposti ci fanno dimenticare noi stessi.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><b>Spesso, ci sentiamo addirittura colpevoli per voler dedicare del tempo a noi; è come se sentissimo che non ne abbiamo il diritto.</b> Invece è tutto l’opposto: dedicare del tempo a voi stessi vi fa guadagnare energie, ottenere chiarezza e dare più senso a ciò che state facendo, perché lo farete con allegria.</span><br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<a name='more'></a><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><b>Ritagliare del tempo per voi stessi vi aiuterà a sentirvi meglio, cosa indispensabile per poter dare il meglio agli altri.</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit; font-size: x-large;"><b>Come dare priorità a voi stessi</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><b>Non sentitevi in colpa, iniziate a pensare a voi.</b> Ora vi diremo alcuni modi per dare priorità a voi stessi. Metterli in pratica non significa trascurare gli altri; si tratta, piuttosto, di un atteggiamento che vi trasformerà nella versione migliore di voi e, così, potrete fare di più anche per gli altri.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><b>1 - Cercate del tempo per ricordare che le vostre necessità sono importanti.</b> Se i vostri bisogni non sono una priorità per voi, non lo saranno per nessun altro. Dovete comprendere quali sono queste necessità e cercare attivamente una maniera per soddisfarle. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><b>2 - Capite quali aspetti della vita vi stanno provocando stress e considerate il valore che questi hanno per voi.</b> Chiedetevi se si tratta di qualcosa di realmente importante, se vale la pena soffrire così. Capite, inoltre,se questo stress è creato dal vostro atteggiamento e, in tal caso, cercate il modo per cambiare le cose. Trovate la maniera di controllare lo stress, affinché questo non influisca negativamente sulle vostre azioni e su quelle degli altri. </span></div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><b>3 - Assicuratevi di avere un po’ di tempo per voi ogni giorno, per stare tranquilli, in solitudine, facendo qualcosa che vi piaccia.</b> È facile dimenticarsi delle proprie necessità quando si è immersi nel trambusto quotidiano, quando la vostra presenza è continuamente richiesta. Avete bisogno di respirare un po’ senza tutta questa pressione.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><b>4 - Non sentitevi in colpa per prendervi cura di voi.</b> Non dovete giustificarvi, né dare spiegazioni. Se qualcuno non lo capisce, non è un vostro problema, a meno che non gli diate corda tentando di difendervi senza ragione.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><b>5 - Comprendete che vi meritate del tempo, che avete diritto a pensare a voi, nonostante siate imprescindibili per gli altri.</b> Vedrete che, una volta capito questo, sarete anche più utili a loro.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><b>6 - Ritagliatevi del tempo per fare le cose che vi fanno sentire meglio</b> con voi stessi, che vi fanno sentire più sicuri e più forti, che vi ricordano quanto siete importanti. Fate esercizio fisico, prendetevi cura del vostro corpo, dedicate del tempo alla lettura, dormite a sufficienza.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><b>7 - Abbracciate le vostre emozioni e non negatevi la possibilità di soffrire.</b> Non reprimete il dolore come se così scomparissero i problemi; in questo modo, non farete altro che ridurre la vostra felicità. Dovete accettare e comprendere tutte le vostre emozioni e i vostri sentimenti.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><b>8 - Riconoscete ed apprezzate le persone positive e costruttive nella vita, e dimostrate loro il vostro impegno.</b> Vi aiuteranno a trovare voi stessi e vi appoggeranno nel processo di crescita personale.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><b>9 - Comprendete la differenza tra le cose che potete cambiare e quelle che invece no, e imparate a lasciar andare queste ultime.</b> Ogni giorno, troverete nuove attività che vi piacciono e, se cambierete in meglio, vi sentirete anche meglio con voi stessi.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><b>10 - Non dimenticate che ci sono solo tre cose nella vita che potete controllare: ciò che pensate, ciò che dite e ciò che fate.</b> Agite di conseguenza, non lasciatevi manovrare come una marionetta e siate coscienti di ciò che fate e del perché lo fate.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://lamenteemeravigliosa.it/10-passi-dare-priorita/"></a><a href="http://lamenteemeravigliosa.it/10-passi-dare-priorita/"><span style="font-family: inherit;">FONT</span>E</a></div>
<span style="font-family: inherit;">
</span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13744062097324334277noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6180065890088803821.post-64374592662712617102015-09-23T06:46:00.000-07:002015-10-23T06:59:56.455-07:00Perché ancora non abbiamo la Free Energy [seconda parte]<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRFERNO9MZPsKun0hk4uM2l0pB-yhzlaY0LZOruNxNQeWP2L6oJ8UDMpFaKkjPNH5sQ31p5ZzIGX_fVZokHVb5UTRoFvq0GWidJWU8RKDkOwziUsyt_VJShaAlrnghbW1cPsmT1H0FY5iL/s1600/lampadina+copy.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRFERNO9MZPsKun0hk4uM2l0pB-yhzlaY0LZOruNxNQeWP2L6oJ8UDMpFaKkjPNH5sQ31p5ZzIGX_fVZokHVb5UTRoFvq0GWidJWU8RKDkOwziUsyt_VJShaAlrnghbW1cPsmT1H0FY5iL/s320/lampadina+copy.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><i>Per leggere la prima parte del post <a href="http://revolutionbug.blogspot.it/2015/09/perche-ancora-non-abbiamo-la-free.html" target="_blank">clicca qui</a></i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-large;">L’incontro che diede nuovo stimolo alla realizzazione della sua idea.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Hendershots decise di partecipare a una mostra chiamata “Inventica” dedicata agli inventori soprattutto dilettanti, solo per schiarirsi le idee e superare la sua delusione.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Tuttto ad un tratto ebbe il piacere di vedere il grande Nikola Tesla davanti ai suoi occhi. Ora vecchio e triste, Tesla, quell’uomo che stato una leggenda era a malapena in grado di muoversi. La luce scintillante nei suoi occhi non c’era più.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<a name='more'></a><br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsLIj_Z7Q8f0DwShLlkxDGJo3RGRSm1Pd1NaohdaQTFVDiTwx55uz0c7BSm5UclWatCoo3fYyROGDlYPPiTtvF_Q7tJwvTN-mZQbyC8N570rec-ocxzqDG08hVyoRcN0Xyc8UVPaBRNMoL/s1600/free+energy-ultima-foto-nikola-tesla.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsLIj_Z7Q8f0DwShLlkxDGJo3RGRSm1Pd1NaohdaQTFVDiTwx55uz0c7BSm5UclWatCoo3fYyROGDlYPPiTtvF_Q7tJwvTN-mZQbyC8N570rec-ocxzqDG08hVyoRcN0Xyc8UVPaBRNMoL/s200/free+energy-ultima-foto-nikola-tesla.jpg" width="195" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Quell’uomo che molti nemmeno notarono era l’ombra del famoso Tesla. Tutte le battaglie che aveva avuto con JP Morgan (il più grande investitore di capitale del tempo) avevano lasciato il segno su di lui e e lo avevano fatto finire in bancarotta. E questo lo si poteva facilmente leggere sul suo volto.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Improvvisamente il cuore di Hendershot cominciò a battere forte.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Tesla era il suo mentore segreto fin da quando era ragazzo. Aveva studiato tutti i suoi libri e tutte le sue invenzioni e ora finalmente aveva la possibilità di incontrarlo. Al termine della manifestazione, Hendershot ebbe il coraggio di avvicinarsi al vecchio Tesla. Gli spiegò quanto fosse stato ispirato dalle sue invenzioni e dai suoi libri e gli chiese dei consigli riguardo al generatore per ottenere elettricità senza alcun combustibile. Tesla rimase immobile fissandolo per alcuni secondi e poi rispose: “Mi sono reso conto che la Terra è un generatore elettrico enorme. Se l’umanità potesse sviluppare un cavo di rame abbastanza lungo da circumnavigare la Terra dal polo sud al polo nord e viceversa, si potrebbe utilizzare la potenza generata naturalmente dal campo magnetico terrestre e disporre di energia elettrica sufficiente da illuminare un miliardo di città grandi come New York”.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Poi Tesla se ne andò, assorto nei suoi pensieri, come non se nulla fosse successo. Ma quel momento per Hendershot significò moltissimo: fu il momento che scosse il suo mondo. Fu il momento in cui risolse il suo problema.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Immagina la Terra come una dinamo enorme che genera ogni secondo circa 200 miliardi di Volt. Il funzionamento non differisce dalle solite dinamo che ci sono familiari. Persino una dinamo di quelle usate per fornire corrente al fanale della bicicletta funziona con lo stesso principio. L’energia non può essere vista o sentita a meno che non si abbiano gli strumenti giusti. Se si prende un magnete normale e lo si mette vicino a un pezzo di legno non succede nulla. La stessa cosa avviene con il campo magnetico della terra, in un certo senso, non accade nulla. Anche se ogni secondo vengono generati miliardi di volt, senza i dispositivi giusti questa energia è inerte e va sprecata.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Anche se è invisibile e senza fine il campo magnetico della terra può essere visto al Polo Nord nella manifestazione di un’aurora boreale. L’energia del campo magnetico è dello stesso genere di quella del vento che fa navigare le barche a vela anche per mesi senza un motore e di quella del sole che fornisce luce e calore ininterrottamente. E’ la stessa che fa muovere le correnti marine in precise direzioni. Questa è stata la scoperta che avrebbe potuto rivoluzionare il mondo e sulla base di questo principio Hendershot ha creato il generatore che è stato inserito all’interno del motore dell’aereo di Lindberg. per aiutarlo a raggiungere distanze prima impensabili.</div>
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<br /></div>
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<span style="font-size: x-large;">Avversità incontrate nel cercare di produrre free energy</span></div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Dopo che Charles Lindbergh attraversò l’Atlantico e diventò un eroe nazionale Hendershot aveva deciso di rendere pubblico il suo generatore perché voleva davvero aiutare gli altri. Ovviamente, non aveva realizzato che il suo motore era “colpevole” di aver contribuito al successo di Lindbergh.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Lindberg aveva stipulato un accordo di non divulgazione con i suoi sponsor: le compagnie del petrolio e del carbon fossile, che volevano sopprimere quell’invenzione necessaria a compiere all’impresa ma che se realizzata su grande scala avrebbe distrutto i loro imperi basati sul consumo di petrolio e carbone. Un dispositivo che creasse free energy era l’ultima cosa che volevano. Il loro motto era, e tuttora è: “Se è qualcosa a cui non si può mettere un contatore, non la supportiamo”.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Alcuni mesi più tardi, l’entusiasmo riguardo alla traversata atlantica iniziò a scemare e la gente smise di parlare del successo di Lindberg,</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Hendershot fu finalmente in grado di mostrare il suo generatore al pubblico. Le grandi compagnie non erano certo contente, ma non si riusciva a far cessare la fame di sensazionalismo dei giornali. Gli esperimenti fatti avevano sbaragliato gli scienziati scettici. I primi esperimenti significativi sulla versione del generatore si svolsero presso la base aerea di Selfridge Field, Detroit, sotto la direzione del Maggiore Thomas G. Lanphier. Il generatore sperimentale prodotto a Selfridge era un piccolo modello di quello che sperava che sarebbe stato sviluppato su larga scala per poter generare energia elettrica gratuita a disposizione di tutti i cittadini per le loro case. Hendershot prima mostrò agli alti vertici militari come il suo modello funzionava, poi supervisionò i tecnici dell’esercito nella costruzione di un proprio modello che funzionava alla perfezione. Il Maggiore Lanphier riportò che gli esperti civili di apparecchiature elettriche ai quali era stato mostrato il generatore risero per il modo in cui era stato cablato e affermarono che non avrebbe mai potuto funzionare, ma quando fu alzato l’interruttore, il motore funzionò. Il Maggiore Lanphier dopo le varie sperimentazioni, riportando i risultati ai giornalisti commentò: “Il tutto è così misterioso e sorprendente che ha l’aspetto di essere un falso. Ero estremamente scettico quando ho visto il primo modello, ma ho aiutato a costruire il secondo e ho partecipato all’avvolgimento del magnete. Posso affermare con certezza che non c’è nulla di falso in questa apparecchiatura che possiamo definire “Motore senza combustibile”. Questo piccolo generatore sperimentale può fornire potenza sufficiente a uccidere un uomo”.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
L’esperimento di Selfridge Field, innescò una serie di notizie sulla stampa nazionale. Apparvero notizie con titoli a lettere cubitali in giornali come il Detroit Free Press, Detroit News, Detroit Times, vari giornali di Pittsburgh, il New York Times, e molti altri. La maggior parte con titoli come “Il motore miracolo” e le immagini del Maggiore Lanphier, il Colonnello Lindbergh e Hendershot. Per le multinazionali dell’energia fu un duro colpo. Non potevano credere ai loro occhi, il generatore che avevano cercato così disperatamente di nascondere era ora stato presentato al pubblico. Dovevano fare qualcosa. Mandarono quindi il più affermato dei loro esperti, il dottor Hochstetter del Hochstetter Research Laboratories per dimostrare che il generatore non funzionava affatto e per trovare un modo per far apparire ridicolo il suo inventore. Scettico come era, l’esperto vide l’invenzione con i propri occhi e constatò che stava funzionando. Tentò per mesi e mesi di distruggere Hendershot mentre i suoi capi facevano pressione perché trovasse qualcosa per fermare questo inventore, altrimenti avrebbe rovinato i loro business. Hochstetter si confidò con i suoi collaboratori al suo laboratorio: “I rappresentanti delle multinazionali continuavano a dirmi: Distruggilo!, ma non riesco a trovare nulla”. Ben presto ne ebbe abbastanza di tutte le pressioni e declinò l’incarico dichiarando:” Permetterò che il mondo intero abbia tutte le informazioni su questa sorprendente invenzione”,</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Alcuni giorni dopo morì in un incidente ferroviario su un treno che lo portava in Ohio, il luogo dove voleva fare il grande annuncio. Fu l’unico passeggero a bordo del treno che perse la vita. Improvvisamente, così come tutto era cominciato, la pubblicità e il sensazionalismo del motore Hendershot cessarono. L’ultima notizia a riguardo risale al 10 marzo 1928, quando apparve sulla maggior parte dei giornali un piccolo trafiletto che diceva che Lester Hendershot era stato ricoverato all’Emergency Hospital di Washington a seguito di un incidente in cui era rimasto paralizzato a causa di una scossa di 2000 volt, scaturita da una macchina che conosceva alla perfezione, avendoci lavorato per diversi anni. In realtà la scossa era da 220 volts e solo le sue corde vocali erano state paralizzate, e si riprese dopo qualche settimana. Tuttavia Hendershot non ha mai spiegato cosa era effettivamente successo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E’ certo comunque che fu sottoposto a minacce per tutta la vita.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Una delle offerte più incoraggianti arrivò nel settembre del 1956, quando Hendershot ricevette la notizia che i funzionari del governo messicano volevano incontrarsi con lui e discutere la possibilità di utilizzare il suo generatore per il programma di sviluppo rurale in Messico.</div>
<div style="text-align: justify;">
I funzionari del governo messicano andarono a casa di Hendershot e presero accordi perché andasse a Città del Messico con tutta la famiglia collaborando con i tecnici messicani alla costruzione del generatore.</div>
<div style="text-align: justify;">
Hendershot e i suoi famigliari furono alloggiati in un appartamento vicino alla casa del direttore del dipartimento dell’energia elettrica. Hendershot supervisionò i messicani nella costruzione di un modello. Lavorava al progetto da diverse settimane e la moglie notò che diventava sempre più teso.</div>
<div style="text-align: justify;">
Una mattina di febbraio del 1957, il laboratorio telefonò dove abitava chiedendo di lui e la moglie disse che era uscito al mattino di buon ora per recarsi al lavoro, e se lui non era al laboratorio, non aveva idea di dove potesse essere. Passò l’intera giornata senza che si sapesse nulla di lui.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Quella notte non venne a casa, con grande sconcerto dei famigliari, fino al mattino quando ricevettero un telegramma da Los Angeles nel quale Hendershot chiedeva ai famigliari di ritornare a casa. Non spiegò mai mai perché era stato costretto a lasciare tutto così improvvisamente in circostanze strane, tranne che temeva per la sua vita e soprattutto dei suoi famigliari.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il governo messicano non presentò alcun genere di lamentela o protesta, semplicemente il progetto fu abbandonato.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il 19 aprile 1961, il figlio, ritornato a casa da scuola, lo trovò morto. La morte fu registrata come suicidio e il caso archiviato senza alcuna ulteriore investigazione.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Nel corso degli anni moltissimi scienziati hanno esaminato la sua scoperta, e ancor oggi, dopo 84 anni non sono in grado di spiegare pienamente l’invenzione. Pochi giorni prima che Hendershot morisse le grandi compagnie del petrolio e del carbone che lo avevano molestato per tutta la vita erano riuscite ad acquisire da lui i brevetti per 25.000 dollari, per assicurarsi che nessuno mai potesse avere accesso ai piani e costruisse il generatore.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Oggi comunque è possibile trovare piani per la costruzione del generatore, seppure manchino informazioni particolareggiate su come fare gli avvolgimenti elettrici, e il brevetto non impedisce la costruzione di un generatore per uso personale.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-large;">Un particolare mai emerso</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Le informazioni riportate fino ad ora sono di dominio pubblico, i fatti riguardanti il volo di Lindberg con un motore costruito da Hendershot sono ripudiati dalle autorità e dagli organi ufficiali del mainstream, anche se riportati dai mass media dell’epoca.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Del rapimento di Baby Lindbergh fu accusato Bruno Hauptmann, un immigrato tedesco, carpentiere ed ex detenuto. Malgrado si fosse sempre proclamato innocente, Hauptmann venne giustiziato.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Nel dicembre del 1935 i Lindbergh si trasferirono in Europa con i loro due bambini piccoli fino al loro ritorno nel 1939, ufficialmente per difendere la propria privacy.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Pare che anche Lindberg volesse partecipare alla diffusione del generatore di Hendershot. Il rapimento del figlio fu un monito a non persistere nell’intento di promuovere il generatore?</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il trasferimento in Europa non fu piuttosto un esilio volontario a dimostrazione di aver abbandonato ogni forma di pubblicità del generatore di free energy?</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://www.nikolatesla.it/perche-ancora-non-abbiamo-la-free-energy" rel="nofollow" target="_blank">FONTE</a></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13744062097324334277noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6180065890088803821.post-79197243970352910862015-09-21T07:09:00.000-07:002015-10-23T06:59:11.070-07:00Perchè ancora non abbiamo la Free Energy [prima parte]<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8hoJ3k-wuiSVAjYhxTc8qAicXyoUNu6n1BjlwpjgNJb6n977ayKyK7_dEzlbDwODQYW0Fw1I_lZxtBxq9YCNm_2loUavIfJ6Sf_8zK22n2_djhgfktOu6jpB1eGg7whsduOSw8f1vn6hL/s1600/lampadina+copy.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8hoJ3k-wuiSVAjYhxTc8qAicXyoUNu6n1BjlwpjgNJb6n977ayKyK7_dEzlbDwODQYW0Fw1I_lZxtBxq9YCNm_2loUavIfJ6Sf_8zK22n2_djhgfktOu6jpB1eGg7whsduOSw8f1vn6hL/s320/lampadina+copy.jpg" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: inherit;">Tutti vorremmo la Free Energy, qualcuno dice che è impossibile, qualcuno è riuscito a diventare autosufficiente nel produrre l’energia necessaria per illuminare la propria casa e a far funzionare gli elettrodomestici o le apparecchiature della propria azienda.</span></div>
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<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: inherit;">Avremmo comunque potuto avere tutta l’energia necessaria al nostro vivere con tutti i comfort che ci vengono forniti dagli elettrodomestici, dal riscaldamento e dall’aria condizionata senza pagare alcuna bolletta a chicchessia.</span></div>
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<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: inherit;">Tuttavia alcune multinazionali non l’hanno permesso, e tuttora non lo permettono, anche se non potranno farlo per sempre.</span><br />
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: inherit; font-size: large;"></span>
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<a name='more'></a><span style="font-family: inherit; font-size: large;"></span>
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: x-large;"><b>La prima trasvolata atlantica, un segreto mai rivelato.</b></span></span></div>
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<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhVfFH0jpQVIzDxFcMOJpMp7DGp3alvblLq-jcMXmpQmqz_qZ5rkEkrVO9qnDM-bjJXMkv9w6BwZoVJ0ewN2bNGMT_W0cBqIXlq2H8l-XLSoibMne1fLKa7EIBREo5zBVQ2IDF8xYxa2r46/s1600/free-energy-Spirit-of-St-Louis.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="241" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhVfFH0jpQVIzDxFcMOJpMp7DGp3alvblLq-jcMXmpQmqz_qZ5rkEkrVO9qnDM-bjJXMkv9w6BwZoVJ0ewN2bNGMT_W0cBqIXlq2H8l-XLSoibMne1fLKa7EIBREo5zBVQ2IDF8xYxa2r46/s320/free-energy-Spirit-of-St-Louis.jpg" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: inherit;">Il 20 maggio e il 21 maggio 1927 Charles Lindbergh compì la prima traversata aerea dell’Oceano Atlantico, in solitario e senza scalo da New York arrivando dopo 38 ore e 8 minuti esatti a Parigi con il suo aereo, lo Spirit of Saint Louis.</span></div>
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<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Quell’impresa lo fece entrare nella leggenda e gli fece avere prestigiosi riconoscimenti dal presidente Calvin Coolidge che lo nominò colonnello della riserva dell’aviazione degli Stati Uniti. Il governo francese gli concesse invece la Legion d’Onore. Il Time lo consacrò «Man of the Year».</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Questo è quello che da bambini leggiamo sui libri di storia nelle sezioni che parlano delle grandi imprese dell’uomo. A chi piace la storia di Lindbergh e cerca di saperne di più scopre che la sua vita fu turbata da un pesante dramma.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: inherit;">Le cronache dell’epoca riportano che nel 1932 gli fu rapito e ucciso il figlio di due anni Charles August. Anche se fu pagato un riscatto, il bambino fu ritrovato privo di vita.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Questo è ciò che quasi tutti conoscono o possono conoscere facilmente, la bellissima avventura e la tragedia che segnò la vita di Lindbergh.</span></div>
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<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: inherit;">Mancano tuttavia molti particolari che una volta resi noti dimostrano l’intera scena e svelano dei crimini contro i protagonisti dell’umanità.</span></div>
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<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: inherit;">Il giovane Charles Lindbergh alle 7:22 della mattina del 21 maggio 1927, una domenica, abbracciò e salutò sua madre per intraprendere il viaggio più importante della sua vita.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">In realtà era il viaggio più importante per l’aeronautica militare statunitense perché stava per attraversare l’Atlantico da New York a Parigi senza scalo.</span></div>
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<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Nessuno aveva veramente fiducia in lui perché a quel tempo quell’obiettivo sembrava irreale e impossibile da raggiungere, ma nonostante questo migliaia di persone si radunarono per assistere all’evento.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">LindBerg era fiducioso, lui sapeva che poteva farcela e che poteva contare sul suo aeroplano.</span></div>
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<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">33 ore e 8 minuti più tardi Lindbergh arrivò a Parigi dopo un volo di 4000 miglia, diventando il primo uomo che attraversò con successo l’Atlantico in un volo commerciale, senza fermarsi per fare rifornimento.</span></div>
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<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Alcuni giorni più tardi al momento del suo ritorno negli Usa, la prima persona ad abbracciarlo non fu sua madre, né sua moglie, e nemmeno il presidente degli Stati Uniti Calvin Coolidge che era venuto ad attenderlo personalmente.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Lindbergh si diresse a passo svelto verso un uomo che all’oscuro del pubblico aveva osservato l’andamento dell’intera operazione, e segretamente ne aveva reso possibile il successo. Con le lacrime agli occhi lo abbracciò e disse: “Grazie Lester, non ce l’avrei fatta senza di te”.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Lester Hendershot era un inventore “casalingo” uno di quei tipi che inventano cose incredibili nel garage di casa di cui Lindbergh si fidava e rispettava più di qualsiasi altro, e come scoprirai lui era il cervello dietro le quinte.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">La traversata era stato un’incredibile successo per gli Stati Uniti e per Charles Lindbergh, ma quell’evento aveva un piccolo segreto fin dall’inizio della missione, di cui solo tre persone ne erano a conoscenza.</span></div>
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<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">I giornali, la televisione, e il pubblico non avevano bisogno di sapere come stavano veramente le cose con l’aeroplano di Lindbergh e perché Lester Hendershot era la chiave dell’intera operazione.</span></div>
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<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">A prima vista tutto sembrava normale con il motore, ma in un compartimento nascosto misero in segreto un’invenzione di Hendershot, un generatore che poteva ruotare senza carburante per migliaia di ore e che dava un ulteriore quantità di energia di cui l’aeroplano di Lindbergh aveva bisogno per attraversare i 4000 miglia dell’Atlantico senza fermarsi.</span><br />
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIenC12MvytcrAu2tIZrsXF4f6P6781q2sZx1LJshVFE4bI2xu3vtxJj30lOZK1VrkF919-0Ww3SyaiD_dmrZCjWsC44oaOhyphenhyphenAmyOjlqW55b81w_trMkV__sVFmqjZHv04gEJJ1lL8QtXr/s1600/free-energy-lindberg-vola-motore.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="124" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIenC12MvytcrAu2tIZrsXF4f6P6781q2sZx1LJshVFE4bI2xu3vtxJj30lOZK1VrkF919-0Ww3SyaiD_dmrZCjWsC44oaOhyphenhyphenAmyOjlqW55b81w_trMkV__sVFmqjZHv04gEJJ1lL8QtXr/s320/free-energy-lindberg-vola-motore.jpg" width="320" /></a><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Volevano mantenere il segreto, ma in qualche modo un tecnico che aveva aiutato nel progetto fece trapelare questa informazione a un quotidiano locale.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">I documenti ufficiali mostrano che l’aeroplano di Lindbergh, Spirit of Saint Luis pesava circa 2060 libbre. Comprenderai che gli aeroplani di allora non erano i capolavori tecnologici di oggi, i loro motori erano grossi e rumorosi e letteralmente divoravano cherosene, ed è per questo che chiunque avesse una conoscenza tecnica di qualche tipo affermava senza esitare che sorvolare l’Atlantico era un sogno impossibile.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Non c’era alcuna possibilità di volare senza scalo per per 4000 miglia sopra l’Atlantico senza un asso nella manica, e quell’asso era l’invenzione di Hendershots: un generatore fenomenale che poteva produrre energia senza fine che a sua volta per funzionare ricavava energia dal nucleo magnetico della Terra.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Un aeroplano come quello di Lindbergh fa mediamente sei miglia con un gallone. La matematica si dice che lo Spirit of Saint Louis avrebbe avuto bisogno di circa 670 galloni per fare 4000 miglia senza fermarsi.. Il peso totale delle aeroplano era di 2060 libbre, e facendo i calcoli appare evidente che sarebbe stato impossibile.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Alla maggior parte delle persone non importavano i particolari e i dettagli, a loro solo interessava stabilire un record, e grazie al generatore miracoloso Lindbergh fece in modo di ottenerlo. I giornali furono contenti, i politici furono contenti, era un momento magico.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit; font-size: x-large;"><b>Leister Hendershots</b></span><br />
<span style="font-family: inherit; font-size: x-large;"><b><br /></b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"></span>
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgh5N59jMdKg-I3EksWAcMkSTV1A534f68DBFLEm_1uxhmZzveK4oquCG1Ja2IQBpA6_EjvEKfCMAim5FSZbNnyxgmt9cdBpX5sddwt-JHlhcRSo2neOTscDHXNitHQ33L8XP-9Ey-8b8jr/s1600/free-energy+radio-funziona-con-free-energy.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="212" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgh5N59jMdKg-I3EksWAcMkSTV1A534f68DBFLEm_1uxhmZzveK4oquCG1Ja2IQBpA6_EjvEKfCMAim5FSZbNnyxgmt9cdBpX5sddwt-JHlhcRSo2neOTscDHXNitHQ33L8XP-9Ey-8b8jr/s320/free-energy+radio-funziona-con-free-energy.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-size: small; text-align: justify;">Radio a valvole di Hendershot alimentata a <br />free energy prodotta dal suo generatore statico</span><span style="font-size: small; text-align: justify;">.</span></td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-family: inherit;">Ma chi era il misterioso uomo che stava dietro al generatore che ha cambiato la storia dell’aviazione? Chi era Leister Hendershots?</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Leister era nato nel 1898, aveva i piedi per terra fin da bambino, ma nello stesso tempo si rivelò essere un genio, genio pratico. Come bambino si dedicava con passione a costruire impressionanti giocattoli di tutti i tipi, quando i suoi coetanei si divertivano semplicemente giocando a nascondino. Lui era davvero differente da qualsiasi altro.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Quando aveva 10 anni prese i pedali della bicicletta di suo padre, li montò su una struttura di legno con quattro ruote. Il carrettino che aveva creato poteva percorrere trecento yarde con una singola rivoluzione dei pedali. Suo padre era sbalordito e lui diventò il bambino più famoso del quartiere. Era ovvio che sarebbe diventato un grande inventore ma nessuno avrebbe potuto immaginare che lui stava per inventare un generatore di “free energy” che avrebbe potuto rendere le persone indipendenti dall’approvvigionamento di energia a pagamento. Iniziò a studiare meccanica alla Cornell University, ma alla fine decise di non continuare fino al completamento dei suoi studi. Si trovava veramente a suo agio fra matasse di fili elettrici, ruote e rottami da cui trarre pezzi per le sue invenzioni, sempre tentando di inventare cose molto semplici e pratiche che avrebbero potuto aiutare altre persone e dare loro una vita migliore.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Passarono gli anni e lui rimaneva sempre lo stesso: lavorava tutto il giorno vivendo nel suo mondo sognando di cambiare il mondo. Molti dicevano che il lavoro per lui era come una droga, ma altre persone diventarono interessati alle sue piccole pratiche invenzioni. Fra queste c’era Charles Lindbergh che viveva nel suo stesso quartiere e sentì parlare di quell’inventore ubriaco di lavoro che costruiva meraviglie con i rottami e un giorno Charles, aviatore ancora sconosciuto, andò a trovarlo e chiese a Lester di fargli una bussola per il suo aeroplano.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Lester fu d’accordo ma dopo il primo volo di prova, mentre stava studiando la bussola, si trovò fra le mani qualcosa che sembrava che potesse generare elettricità dal nulla. Immediatamente Hendershots decise di abbandonare il progetto della bussola e di dirigere tutti i suoi sforzi nella produzione del dispositivo che sembrava potesse produrre free energy. Lindbergh non era molto contento dell’idea ma non c’era molto che potesse fare.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Hendershots ebbe una intuizione quando realizzò che un’ordinaria bussola magnetica non punta al nord geografico o vero nord, ma punta al nord magnetico e varia in diverso grado dal nord vero verso quasi tutti i punti sulla superficie terrestre.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Scopri che muovendo una barra magnetizzata tagliando la linea di forza magnetica nord e sud, aveva un indicatore del nord vero, e che tagliando il campo magnetico est e ovest, si poteva sviluppare un moto rotatorio: un movimento che avrebbe potuto usare per generare una quantità infinita di elettricità Scoprì che con un nucleo pre-magnetizzato, si poteva istituire un campo magnetizzato che indicava il nord vero, ma ancora non sapeva proprio come utilizzare tutto ciò che aveva realizzato nel generatore che stava progettando di costruire. Hendershot diventò così ossessionato da questa idea che impegno tutto il suo tempo per costruire un generatore che potesse fornire free energy. Però dopo 2 settimane perse l’entusiasmo ed era pronto a rinunciare alla sua idea.</span><br />
<span style="font-family: inherit;"><br /></span>
<span style="font-family: inherit;"><a href="http://revolutionbug.blogspot.it/2015/09/perche-ancora-non-abbiamo-la-free_23.html#more" target="_blank">LEGGI LA SECONDA PARTE</a></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><a href="http://www.nikolatesla.it/perche-ancora-non-abbiamo-la-free-energy" rel="nofollow" target="_blank">FONTE</a></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13744062097324334277noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6180065890088803821.post-59480964862328111092015-09-17T06:25:00.000-07:002015-09-17T06:25:49.130-07:00Olio di palma: un rischio per la salute e per l' ecosistema<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghRDshM1VkYpJB2o0Xf5GwEn4N2NNEJOM1lDrsbz5JUTlZA0_zxDMNiutDRUbS10yFDdpbXuQoCgxtAhD1VUE2u2anDRQ6EjpIFbhp57eDo_ME9CD1UpijF8U4cUbabwbrLSWxmsfiyaGx/s1600/olio+di+palma.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="212" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghRDshM1VkYpJB2o0Xf5GwEn4N2NNEJOM1lDrsbz5JUTlZA0_zxDMNiutDRUbS10yFDdpbXuQoCgxtAhD1VUE2u2anDRQ6EjpIFbhp57eDo_ME9CD1UpijF8U4cUbabwbrLSWxmsfiyaGx/s320/olio+di+palma.jpg" width="320" /></a></div>
Chi nel fare i propri acquisti ha l' abitudine di <b>leggere le etichette dei prodotti alimentari</b>, si sarà imbattuto nella dicitura “<b>olio di palma</b>” o “<b>olio vegetale</b>”, se non seguito da altre specificazioni, potrebbe essere proprio questo tipo di olio di provenienza esotica, che negli ultimi anni ha suscitato molte reazioni da parte dei consumatori e non solo, sia dal punto di vista salutistico che ambientale.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<a name='more'></a><br /></div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
Sia per la sua versatilità che per il basso costo, il suo utilizzo è molto diffuso e viene impiegato per produrre diversi prodotti nell'<b> industria alimentare</b> ma anche in quella della <b>cosmesi</b>.</div>
<div style="text-align: justify;">
La sua presenza è costante nei prodotti confezionati ma si può trovare anche nei<b> cibi biologici </b>di utilizzo quotidiano sia dolci che salati come biscotti, fette biscottate, crackers, grissini ecc,</div>
<div style="text-align: justify;">
Bisogna sempre essere molto attenti alle liste degli ingredienti, di qualsiasi prodotto si parli, non bisogna mai dare nulla per scontato soprattutto quando si parla di cibo considerando che diventa parte del nostro organismo.</div>
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<br /></div>
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Quello che ci dovrebbe far evitare di consumare prodotti contenenti olio di palma al fine di proteggere la nostra salute riguarda il suo elevato contenuto di <b>grassi saturi,</b> che può raggiungere anche il<b> 50%</b> nel caso <b>dell'olio di palma derivato dai frutti</b> e <b>l'80% nell'olio di palmisto</b>, derivato dai semi. Si tratta di oli spesso utilizzati a livello industriale per la frittura ed a livello cosmetico per la preparazione di creme, saponi e prodotti detergenti destinati alla cura della persona.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il suo <b>elevato contenuto di grassi saturi lo rende semi-solido </b>a temperatura ambiente. Ciò avviene sia nel caso dell'olio di palma che dell'olio di palmisto, che viene impiegato soprattutto in pasticceria per la realizzazione di creme e farciture dolci, per le canditure e per la preparazione delle glasse. Il suo elevato contenuto di grassi saturi <b>non è purtroppo controbilanciato </b>da un'adeguata presenza di acidi grassi polinsaturi benefici, ritenuti in grado di tenere sotto controllo i livelli del colesterolo LDL.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
L' olio di palma viene impiegato in oltre per la produzione di <b>biodiesel</b> anche se però questo tipo di carburante è stato classificato dalla <b>U.S. Environmental Protection Agency </b>come non ecologico, in quanto è causa di emissioni di anidride carbonica superiori ai limiti consentiti per essere considerato “pulito” e per via degli ingenti costi ambientali legati alla produzione.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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<div style="text-align: justify;">
Ma i problemi maggiori per cui diverse associazioni come <b>Greenpeace e Friends of the Earth </b>si sono mobilitate sono legati alla diffusione della massiccia coltivazione di palme da olio.</div>
<div style="text-align: justify;">
I <b>danni per l' ecosistema</b> sono <b>gravissimi</b> in quando questo tipo di coltivazione sta sottraendo terreno a foreste dal valore inestimabile comprese anche antiche foreste pluviali.</div>
<div style="text-align: justify;">
La preparazione dei terreni per la coltivazione di palme da olio richiederebbe degli interventi drastici, compresi <b>incendi in grado di distruggere centinaia di ettari l' anno</b> con evidenti ripercussioni sulla flora e la fauna che si trovano deprivate del loro habitat.</div>
<div style="text-align: justify;">
La deforestazione interessa zone del mondo come la <b>Costa d'Avorio, l' Uganda e l' Indonesia</b> e non solo, le cui foreste incontaminate si stanno pian piano assottigliando a causa della domanda crescente (creata dalle industrie) di un olio di cui potremmo fare benissimo a meno a favore di prodotti più salutari e di migliore qualità.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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Naturalmente tutto questo soltanto per una questione economica (strano eh) ovvero il basso costo di questo prodotto che fa guadagnare tanti miliardi alle tante industrie (anche italiane) che fanno largo uso di questo prodotto.</div>
<div style="text-align: justify;">
Questo problema va ad aggiungersi ai numerosi <b>problemi di deforestazione</b> che il nostro pianeta sta affrontando e che di questo passo potrebbe portare ad uno sconvolgimento della biodiversità con risultati che stiamo già cominciando a notare vedi alluvioni, cambiamenti climatici, specie a rischio ecc.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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<div>
<div style="text-align: justify;">
Grazie a questa campagna di “ <b>Stop all' olio di palma nel nostro cibo!</b>” molto diffusa negli ultimi anni soprattutto sul web si è creato un effetto molto efficace verso le multinazionali che hanno visto dei segnali negativi sull' acquisto dei loro prodotti, tant'è che molti industriali e non solo, si stanno affannando a smentire questo genere di notizie e a creare delle vere proprie contro campagne al fine di recuperare vendite.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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<div>
<div style="text-align: justify;">
Questo ci dovrebbe far riflettere <b>sul potere che anche solo in quanto consumatori noi abbiamo sull' economia</b> e sulle ripercussioni che questo può avere su una politica globale fatta dal basso come si proponeva qualche tempo fa.</div>
<div style="text-align: justify;">
Questo ci dovrebbe far capire che il <b>boicottaggio dei prodotti</b> o più semplicemente l' <b>attenzione per ciò che consumiamo</b> è tutt' altro che sepolto, e che in un' era quasi completamente digitale fare gruppo, creare delle community e creare una massa critica è un potere che è <b>anche</b> nelle nostre mani e può essere molto più dirompente di quello che pensiamo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13744062097324334277noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6180065890088803821.post-84036982427148373162015-09-10T05:59:00.002-07:002015-09-18T09:46:18.548-07:00Il suono primordiale del Drago ancestrale<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0Bzaj8GN0IVLO2F_2LFS_4rrvIZRrxZFTF97l4D5QGWXDi1hRY5roJfDP84sO557LRENn_Av9l94jONvsMPJnXpQMUaNXfSPrUtGP-mlSOgv5PYxWn2RSs55pDcH__sZpfHpBi0BJGleA/s1600/drago.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="263" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0Bzaj8GN0IVLO2F_2LFS_4rrvIZRrxZFTF97l4D5QGWXDi1hRY5roJfDP84sO557LRENn_Av9l94jONvsMPJnXpQMUaNXfSPrUtGP-mlSOgv5PYxWn2RSs55pDcH__sZpfHpBi0BJGleA/s320/drago.JPG" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><i>Seguito del Post "Nah-Sinnar, il suono di Baktà". Per leggere la prima parte</i> <a href="http://revolutionbug.blogspot.it/2015/09/nah-sinnar-il-suono-di-bakta.html" target="_blank"><i>clicca qui</i></a></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">"....sull'abisso primordiale si creò la voragine che partorì BAKTÀ.</span></div>
<span style="font-family: inherit;"><br /></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Il Drago Ancestrale di Fuoco ne usci fuori e si destò dal viaggio.</span></div>
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Guardandosi attorno vide il Grande Vuoto.</span></div>
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Baktà forse spaventato, forse per la stanchezza che aveva scosso d'improvviso il suo torpore o forse per proteggersi da quel silenzio che aveva intorno, cominciò a rannicchiarsi su se stesso facendosi sempre più piccolo, chiudendo le sue enormi membra fino a diventare un piccolo uovo di fuoco.</span><br />
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span><br />
<a name='more'></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Raccolte tutte le sue energie, in quel riposo incandescente, decise di affrontare il grande vuoto fatto di silenzio che lo circondava.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Così, stendendosi velocemente in tutta la sua infinita grandezza, Baktà dispiego le sue enormi ali infuocate, raccolse dentro sè il grande respiro e con tutta la sua energia pervase il grande Vuoto con il suo urlo prorompente.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Quel suono di fuoco così profondo ed esteso vibrò con tale potenza che sembrava fosse esploso tutto il Vuoto stesso.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Le onde sonore, partite dal torace di Baktà con irruenza spaventosa, cominciarono a vibrare, creando dei mulinelli di energia sonora in ogni dove, di diverse grandezze e di diversi suoni, molto simile all' essenza di quel grido primordiale ma di diversa natura.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">I piccoli e grandi vortici infuocati vibrando ognuno a suo modo, alcuni molto velocemente altri pianissimo molti altri ancora adagio, crearono melodie che cominciarono a riempire il Vuoto in cui il Drago Ancestrale era finito, e quel movimento ondulatorio nel Vuoto comincio a creare forme di diversa misura.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Come un sasso lanciato in un fiume i cerchi di fuoco si allargarono dando vita alle stelle.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Baktà guardo meglio e scopri che altri vortici, raffreddandosi grazie alla vibrazione del suono da cui erano nati, avevano creato distese di galassie e oltre ancora all'infinito del vuoto prendevano forme di pianeti, di molte lune e altro ancora.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Il suo urlo aveva creato l'esistenza stessa.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Quel grido carico di energia era semplicemente il suono della natura, la melodia che dette inizio all'archetipo della vibrazione che poi avrebbe generato anche il nostro mondo e gli stessi esseri umani.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Baktà fu felice di quella visione, di quella moltitudine di melodie che riempivano quel Vuoto in cui era finito, così, mosso da questo grande sentimento, piegò le suo grandi ali sul suo petto per concentrare tutte le sue energie e mosse su quell'armonia, con la sua zampa possente, il primo passo di danza sino la fine dei tempi."</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Sara</span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13744062097324334277noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6180065890088803821.post-53065603435366881222015-09-08T05:45:00.000-07:002015-09-18T09:51:31.532-07:00Scoperto nuovo sito Megalitico sotto Stonehenge<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpzMrbJH1Xb5l-9aPFvbT9f2C9djZGjgu8QAGlQQIksVwesrhNcu8K0gE4ZSNVWjM9gzPpHqabd3tuRj2dLSIkqs-5jLvrmTpW4fVEvH2ofIRyfHhCkztHa56Ntno3B2HF1iD1ZKLKxeEh/s1600/sito+sotto+stonehenge.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="199" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpzMrbJH1Xb5l-9aPFvbT9f2C9djZGjgu8QAGlQQIksVwesrhNcu8K0gE4ZSNVWjM9gzPpHqabd3tuRj2dLSIkqs-5jLvrmTpW4fVEvH2ofIRyfHhCkztHa56Ntno3B2HF1iD1ZKLKxeEh/s320/sito+sotto+stonehenge.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Chiunque, appassionato di Storia e Archeologia o semplicemente curioso, faccia un viaggio a Londra non resiste alla tentazione di visitare il famoso sito megalitico di <b>Stonehenge</b>.</span></div>
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Il sito, che dista circa un paio di ore dalla capitale inglese e si trova nel mezzo della piana di Salisbury, da anni è meta di milioni di visitatori sia per l' aspetto storico-religioso sia per l' alone di mistero che avvolge questo affascinante luogo che per molti è diventato un vero e proprio ritrovo spirituale.</span><br />
<div>
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"></span></div>
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">
</span>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<a name='more'></a><span style="font-family: inherit;"><br /></span>
<span style="font-family: inherit;">Ad aumentare l' interesse per i megaliti ci ha pensato un gruppo di ricercatori della </span><b style="font-family: inherit;">Stonehenge Hidden Landscapes Project</b><span style="font-family: inherit;">, la rivelazione arriva dal festival delle scienze dell' Università di Bredford, quando il professor </span><b style="font-family: inherit;">Vince Gaffney</b><span style="font-family: inherit;"> , a capo della squadra di esperti che ha lavorato alla scoperta , ha annunciato che a pochi metri sotto il noto sito archeologico si trovano oltre 90 megaliti, molti dei quali alti fino a quattro metri e risalente in media a circa 4500 anni fa.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Una notizia sensazionale che ci porta a porci una domanda, come hanno fatto a non accorgersene prima?</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Questo perché la scoperta del sito, che si trova al di sotto di quello di Stonehenge, non è avvenuta scavando come succede nei classici scavi archeologici ma attraverso speciali <b>radar a infrarossi</b> trainati da <b>quad</b>, le moto a quattro ruote che spesso si vedono circolare anche in città, che hanno quindi permesso un più ampio raggio di osservazione.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Questa nuova sequenza di monoliti parte dalla fossa di Durrington Walls e forma una lunga linea di pietre fino ad arrivare al sito di Stonehenge, è il più grande d' Europa ed è unico nel suo genere.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Ancora non è chiaro ai ricercatori se questa costruzione facesse parte del noto complesso o se invece si trattasse di un altro complesso di cui ancora non si conosce il motivo per cui le pietre furono abbattute.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Di sicuro c'è da dire che questo ritrovamento amplifica l' interesse di tutto il sito in questione infittendo il mistero sulle reali motivazioni della sua costruzione e su ciò che all' epoca rappresentava.</span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13744062097324334277noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6180065890088803821.post-34870834900569939012015-09-07T06:09:00.000-07:002015-09-18T09:53:16.549-07:00Nah-Sinnar, il suono di Baktà <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKp5t9vPOwnIq6zgoRK3A8J-sAomYmtpUqzFwhbtijjttt26w5dOqacoKejUDH-5unK3NFsNK77nMXfyqmGiq9QcqBwZHihXFN9Y-3csVFXln1YVvkVyshCqB7ASXQzniXE1yxDEzv0XIo/s1600/Kandinsky.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKp5t9vPOwnIq6zgoRK3A8J-sAomYmtpUqzFwhbtijjttt26w5dOqacoKejUDH-5unK3NFsNK77nMXfyqmGiq9QcqBwZHihXFN9Y-3csVFXln1YVvkVyshCqB7ASXQzniXE1yxDEzv0XIo/s320/Kandinsky.jpg" width="264" /></a></div>
<span style="font-family: inherit; text-align: justify;">Spesso la realtà che riusciamo a definire con i nostri sensi non ci permette di conoscere cosa c'è oltre il velo dell'apparenza.</span><br />
<span style="font-family: inherit;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Sin dall'inizio della civiltà, l'uomo si è imbattuto nella continua ricerca di capire l'origine della sua esistenza e la creazione stessa dell'universo.</span></div>
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">
</span>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Nacque così lo sciamanesimo come una vera e propria ricerca spirituale, mistica e scientifica nel contempo, che aiutasse l'individuo a comprendere il perché del forte legame che unisce tutte le creature della terra all' universo stesso, attraverso l'esperienza diretta con altre dimensioni.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Lo sciamano, consapevole della suo <b>esistere</b> in quanto <b>presente</b>, pone l' attenzione nel capire dove si trova e nel conoscere lo stato <b>implicito</b> delle cose, come un filosofo alla ricerca della nota di fondo che ha dato il via all' armonica composizione del <b>Tutto</b>.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Ed è in questo <b>sentire</b> il mondo circostante che, gli sciamani druidici (originari delle popolazioni europee), <b>vedono</b> la Natura, invisibile ed immateriale, nel suo aspetto reale che dà origine all' universo.</span><br />
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<a name='more'></a><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Un concetto difficile da spiegare e da far comprendere ma lo Shan cioè la Natura (intesa come Vuoto che non è assenza o mancanza di qualcosa ma semplicemente come un non bisogno di identificazione concettuale), lo sciamano vi ascende per completarsi tramite anche la così definita "musica del vuoto" suono primordiale che tutto ha plasmato.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Lo sciamano sottrae alla sua identità di individuo ogni peculiarità per immergersi nello Shan comprendendo tramite questo che egli stesso è lo Shan.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Proprio tramite questa sottrazione aggiunge a se la consapevolezza che in tutto c'è il <b>Tutto</b>.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Nah-Sinnar è la musica del Vuoto e la possiamo <b>sentire</b> nel battito del cuore, nell'infrangersi delle onde, nel nostro stesso respiro ritmico o nel soffio del vento, nel temporale. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Se ascoltassimo profondamente il Nah-Sinnar lo avvertiremmo in tutta l'esistenza.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Gli antichi sciamani vollero riprodurre (per quanto possibile) questa sinfonia appresa tramite i loro viaggi, imbrigliando il suono dello Shan in 12 note musicali di precisi moduli sonori della Natura per ricreare l'archetipo sonoro del Vuoto creato proprio da un suono che originò, vibrando, l'intera creazione.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">È una musica che, se usata con sapienza può, oltre che armonizzare la psiche di ognuno di noi, portare a tale rilassamento fisico da poter far cadere le strutture mentali dovute dall'educazione e dalla società accompagnandoci a visioni che ci porterebbero a conoscere la struttura più intima del grande mistero di tutta la creazione e dell' origine dell'universo, viaggiare in dimensioni che non conosciamo, assottigliando sempre di più la nostra visione di diversità sia tra i nostri simili che tra noi e gli altri esseri viventi.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Nah-Sinnar é il cuore pulsante e vibrante di tutto quello che ci circonda, pietre, animali, le galassie, i fiumi, siamo generati tutti dal suono primordiale.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Forse per questo della cultura sciamanica ( come delle culture aborigene, o di alcune culture ancore oggi presenti in Africa) non se ne parla molto.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Forse per questo molte culture come i nativi americani, i Maya, gli Inca (per citarne solo alcune) hanno dovuto subire stermini di massa, rilegati in riserve, fatti tacere, violentando la loro storia, la loro cultura.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Forse rendere consapevoli gli uomini che le classifiche, le differenze di razza, genere, primi....secondi...terzi....ultimi servono a poco in un quadro di consapevolezza dove il cerchio dell'esistenza ci porta ad essere tutti figli di una madre, generati tutti da una <b>causa prima</b> che è posta al di là di ogni definizione o descrizione possibile in quanto mistero esaustivo a se stesso e di cui ognuno di noi, ogni cosa o animale ne conserva un po' in sé.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><a href="http://revolutionbug.blogspot.it/2015/09/il-suono-primordiale-del-drago.html">La leggenda di Baktà il drago ancestrale di fuoco</a> può chiarire meglio questo concetto che per millenni ci hanno abituato a non comprendere più.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Sara</span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13744062097324334277noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6180065890088803821.post-11502611011910629212015-09-03T06:31:00.000-07:002015-09-18T09:47:23.405-07:00Shigir Idol, un messaggio scolpito nella statua più antica del mondo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSNiAfdtZQ-Qvn2r9bMvOdffrOi8aXAbTz7RvXAjjDHucHoVJltRyQUKFQ3Gq2hgqTX7Jp6SiLt8ZAn6_ww9bPnuU0pgAPcLDPg00A524m2gVrSyIJJEEovFmwuK5fEZPy0btuVhgGRSQ_/s1600/idolo3.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSNiAfdtZQ-Qvn2r9bMvOdffrOi8aXAbTz7RvXAjjDHucHoVJltRyQUKFQ3Gq2hgqTX7Jp6SiLt8ZAn6_ww9bPnuU0pgAPcLDPg00A524m2gVrSyIJJEEovFmwuK5fEZPy0btuVhgGRSQ_/s320/idolo3.jpg" width="234" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Shigir Idol, questo il nome di una statua di legno che fino a pochi giorni fa si pensava risalente a 9500 anni fa ma che l' utilizzo di una più avanzata tecnica di analisi con il carbonio attivo ha permesso di stabilire la sua vera età: 11 mila anni, più vecchia persino di Stonehenge.</span></div>
<span style="font-family: inherit;"><br /></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Fu ritrovata nel 1890 in Russia, sui Monti Urali, più precisamente in un acquitrino dopo essere rimasta protetta per millenni da quattro metri di torba. La statua lignea, ricavata da un albero di larice di almeno 159 anni e probabilmente raschiata con un cucchiaio di pietra, raffigura un uomo con misteriose incisioni sul corpo che, secondo gli scienziati di Mannheim (Germania) che la stanno studiando, potrebbero essere un antico codice criptato.</span></div>
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<a name='more'></a><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">L' Idolo, attualmente in mostra nello Sverdlovsk History Museum di Yekaterinburg (Russia), è alto 2,8 metri ma si ritiene che in origine raggiungesse i 5,3 metri. Purtroppo quasi due metri del manufatto sono andati perduti durante i disordini politici in Russia del 20° secolo: rimangono solo i disegni fatti dall’ archeologo siberiano Vladimir Tolmachev che è riuscito a riprodurre le immagini di tutti i pezzi nel 1914. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRpfTYb05B-0QsBZndGvOfK2bk9Tz0Cq9y0qTfcGe0-PCvkmHCdiEC7r6C6eGnkBv8f98tJ80EAiakqczqcPx-NPOJlX5QKzvFxmq4XPksGD1EaguD551fqMe4a-uEl3rx2mVIGRBqPk2E/s1600/idolo4.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: inherit;"> <img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRpfTYb05B-0QsBZndGvOfK2bk9Tz0Cq9y0qTfcGe0-PCvkmHCdiEC7r6C6eGnkBv8f98tJ80EAiakqczqcPx-NPOJlX5QKzvFxmq4XPksGD1EaguD551fqMe4a-uEl3rx2mVIGRBqPk2E/s320/idolo4.jpg" width="221" /></span></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXla8gUlDp0iDajlaS7hDXvXb3nOoFSyqeXrNZSqCjzx-N2N3_RVmiuEacuZlnXvw-bEAT_V5YiQ3ddRGaIlPN-rL8I3aLblvBoIaAFuQ1izHIRj7zRrDJxVl_YDEKCIo_SpC8EvzGNY5X/s1600/idolo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: inherit;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXla8gUlDp0iDajlaS7hDXvXb3nOoFSyqeXrNZSqCjzx-N2N3_RVmiuEacuZlnXvw-bEAT_V5YiQ3ddRGaIlPN-rL8I3aLblvBoIaAFuQ1izHIRj7zRrDJxVl_YDEKCIo_SpC8EvzGNY5X/s320/idolo.jpg" width="217" /></span></a></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Rimane ancora misterioso il significato dei segni incisi sulla statua: secondo alcuni esperti russi si tratterebbe di una rudimentale mappa con le linee rette, ondulate e le frecce a indicare percorsi d'acqua, burroni e colline. Secondo altri le sette facce presenti rappresenterebbero gli spiriti protagonisti della vita religiosa dei tempi antichi e la loro posizione verticale indicherebbe una sorta di gerarchia. Secondo un terzo gruppo di esperti la reliquia contiene informazioni codificate sulla "creazione del mondo", un messaggio per l'uomo moderno dal Mesolitico dell'età della pietra. </span></div>
<span style="font-family: inherit;"><br /></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Probabilmente i libri di storia dovrebbero essere riscritti e alcuni scienziati rivedere le proprie teorie sulle popolazioni che hanno abitato il pianeta terra in periodi in cui la scienza dice che questi esseri erano solo dei grezzi raccoglitori e cacciatori che vivevano come nomadi senza cultura e scrittura.</span></div>
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Ci sono numerose scoperte fatte di recente e probabilmente ne parleremo nei prossimi post, che descrivono queste popolazioni come abili costruttori e fini ingegneri dotati di capacità che a volte superano le moderne tecnologie con una cultura di riferimento e una scrittura a noi sconosciuta ma molto complessa. Ultimamente sopratutto in Europa e anche l' Italia ne è stata protagonista, molte strutture alcune probabilmente usate per riti o forme di "religione" vengono datate intorno agli 11.000 anni e altre sono ancora più antiche.</span></div>
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">
</span>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13744062097324334277noreply@blogger.com0