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lunedì 7 settembre 2015

Nah-Sinnar, il suono di Baktà

Spesso la realtà che riusciamo a definire con i nostri sensi non ci permette di conoscere cosa c'è oltre il velo dell'apparenza.
Sin dall'inizio della civiltà, l'uomo si è imbattuto nella continua ricerca di capire l'origine della sua esistenza e la creazione stessa dell'universo.

Nacque così lo sciamanesimo come una vera e propria ricerca spirituale, mistica e scientifica nel contempo, che aiutasse l'individuo a comprendere il perché del forte legame che unisce tutte le creature della terra all' universo stesso, attraverso l'esperienza diretta con altre dimensioni.
Lo sciamano, consapevole della suo esistere in quanto presente, pone l' attenzione nel capire dove si trova e nel conoscere lo stato implicito delle cose, come un filosofo alla ricerca della nota di fondo che ha dato il via all' armonica composizione del Tutto.
Ed è in questo sentire il mondo circostante che, gli sciamani druidici (originari delle popolazioni europee), vedono la Natura, invisibile ed immateriale, nel suo aspetto reale che dà origine all' universo.


Un concetto difficile da spiegare e da far comprendere ma lo Shan cioè la Natura (intesa come Vuoto che non è assenza o mancanza di qualcosa ma semplicemente come un non bisogno di identificazione concettuale), lo sciamano vi ascende per completarsi tramite anche la così definita "musica del vuoto" suono primordiale che tutto ha plasmato.

Lo sciamano sottrae alla sua identità di individuo ogni peculiarità per immergersi nello Shan comprendendo tramite questo che egli stesso è lo Shan.
Proprio tramite questa sottrazione aggiunge a se la consapevolezza che in tutto c'è il Tutto.
Nah-Sinnar è la musica del Vuoto e la possiamo sentire nel battito del cuore, nell'infrangersi delle onde, nel nostro stesso respiro ritmico o nel soffio del vento, nel temporale. 
Se ascoltassimo profondamente il Nah-Sinnar lo avvertiremmo in tutta l'esistenza.

Gli antichi sciamani vollero riprodurre (per quanto possibile) questa sinfonia appresa tramite i loro viaggi, imbrigliando il suono dello Shan in 12 note musicali di precisi moduli sonori della Natura per ricreare l'archetipo sonoro del Vuoto creato proprio da un suono che originò, vibrando, l'intera creazione.
È una musica che, se usata con sapienza può, oltre che armonizzare la psiche di ognuno di noi, portare a tale rilassamento fisico da poter far cadere le strutture mentali dovute dall'educazione e dalla società accompagnandoci a visioni che ci porterebbero a conoscere la struttura più intima del grande mistero di tutta la creazione e dell' origine dell'universo, viaggiare in dimensioni che non conosciamo, assottigliando sempre di più la nostra visione di diversità sia tra i nostri simili che tra noi e gli altri esseri viventi.
Nah-Sinnar é il cuore pulsante e vibrante di tutto quello che ci circonda, pietre, animali, le galassie, i fiumi, siamo generati tutti dal suono primordiale.

Forse per questo della cultura sciamanica ( come delle culture aborigene, o di alcune culture ancore oggi presenti in Africa) non se ne parla molto.
Forse per questo molte culture come i nativi americani, i Maya, gli Inca (per citarne solo alcune) hanno dovuto subire stermini di massa, rilegati in riserve, fatti tacere, violentando la loro storia, la loro cultura.
Forse rendere consapevoli gli uomini che le classifiche, le differenze di razza, genere, primi....secondi...terzi....ultimi servono a poco in un quadro di consapevolezza dove il cerchio dell'esistenza ci porta ad essere tutti figli di una madre, generati tutti da una causa prima che è posta al di là di ogni definizione o descrizione possibile in quanto mistero esaustivo a se stesso e di cui ognuno di noi, ogni cosa o animale ne conserva un po' in sé.

La leggenda di Baktà il drago ancestrale di fuoco può chiarire meglio questo concetto che per millenni ci hanno abituato a non comprendere più.


Sara

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