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mercoledì 23 settembre 2015

Perché ancora non abbiamo la Free Energy [seconda parte]

Per leggere la prima parte del post clicca qui

L’incontro che diede nuovo stimolo alla realizzazione della sua idea.

Hendershots decise di partecipare a una mostra chiamata “Inventica” dedicata agli inventori soprattutto dilettanti, solo per schiarirsi le idee e superare la sua delusione.

Tuttto ad un tratto ebbe il piacere di vedere il grande Nikola Tesla davanti ai suoi occhi. Ora vecchio e triste, Tesla, quell’uomo che stato una leggenda era a malapena in grado di muoversi. La luce scintillante nei suoi occhi non c’era più.


Quell’uomo che molti nemmeno notarono era l’ombra del famoso Tesla. Tutte le battaglie che aveva avuto con JP Morgan (il più grande investitore di capitale del tempo) avevano lasciato il segno su di lui e e lo avevano fatto finire in bancarotta. E questo lo si poteva facilmente leggere sul suo volto.

Improvvisamente il cuore di Hendershot cominciò a battere forte.

Tesla era il suo mentore segreto fin da quando era ragazzo. Aveva studiato tutti i suoi libri e tutte le sue invenzioni e ora finalmente aveva la possibilità di incontrarlo. Al termine della manifestazione, Hendershot ebbe il coraggio di avvicinarsi al vecchio Tesla. Gli spiegò quanto fosse stato ispirato dalle sue invenzioni e dai suoi libri e gli chiese dei consigli riguardo al generatore per ottenere elettricità senza alcun combustibile. Tesla rimase immobile fissandolo per alcuni secondi e poi rispose: “Mi sono reso conto che la Terra è un generatore elettrico enorme. Se l’umanità potesse sviluppare un cavo di rame abbastanza lungo da circumnavigare la Terra dal polo sud al polo nord e viceversa, si potrebbe utilizzare la potenza generata naturalmente dal campo magnetico terrestre e disporre di energia elettrica sufficiente da illuminare un miliardo di città grandi come New York”.

Poi Tesla se ne andò, assorto nei suoi pensieri, come non se nulla fosse successo. Ma quel momento per Hendershot significò moltissimo: fu il momento che scosse il suo mondo. Fu il momento in cui risolse il suo problema.

Immagina la Terra come una dinamo enorme che genera ogni secondo circa 200 miliardi di Volt. Il funzionamento non differisce dalle solite dinamo che ci sono familiari. Persino una dinamo di quelle usate per fornire corrente al fanale della bicicletta funziona con lo stesso principio. L’energia non può essere vista o sentita a meno che non si abbiano gli strumenti giusti. Se si prende un magnete normale e lo si mette vicino a un pezzo di legno non succede nulla. La stessa cosa avviene con il campo magnetico della terra, in un certo senso, non accade nulla. Anche se ogni secondo vengono generati miliardi di volt, senza i dispositivi giusti questa energia è inerte e va sprecata.

Anche se è invisibile e senza fine il campo magnetico della terra può essere visto al Polo Nord nella manifestazione di un’aurora boreale. L’energia del campo magnetico è dello stesso genere di quella del vento che fa navigare le barche a vela anche per mesi senza un motore e di quella del sole che fornisce luce e calore ininterrottamente. E’ la stessa che fa muovere le correnti marine in precise direzioni. Questa è stata la scoperta che avrebbe potuto rivoluzionare il mondo e sulla base di questo principio Hendershot ha creato il generatore che è stato inserito all’interno del motore dell’aereo di Lindberg. per aiutarlo a raggiungere distanze prima impensabili.

Avversità incontrate nel cercare di produrre free energy

Dopo che Charles Lindbergh attraversò l’Atlantico e diventò un eroe nazionale Hendershot aveva deciso di rendere pubblico il suo generatore perché voleva davvero aiutare gli altri. Ovviamente, non aveva realizzato che il suo motore era “colpevole” di aver contribuito al successo di Lindbergh.

Lindberg aveva stipulato un accordo di non divulgazione con i suoi sponsor: le compagnie del petrolio e del carbon fossile, che volevano sopprimere quell’invenzione necessaria a compiere all’impresa ma che se realizzata su grande scala avrebbe distrutto i loro imperi basati sul consumo di petrolio e carbone. Un dispositivo che creasse free energy era l’ultima cosa che volevano. Il loro motto era, e tuttora è: “Se è qualcosa a cui non si può mettere un contatore, non la supportiamo”.

Alcuni mesi più tardi, l’entusiasmo riguardo alla traversata atlantica iniziò a scemare e la gente smise di parlare del successo di Lindberg,

Hendershot fu finalmente in grado di mostrare il suo generatore al pubblico. Le grandi compagnie non erano certo contente, ma non si riusciva a far cessare la fame di sensazionalismo dei giornali. Gli esperimenti fatti avevano sbaragliato gli scienziati scettici. I primi esperimenti significativi sulla versione del generatore si svolsero presso la base aerea di Selfridge Field, Detroit, sotto la direzione del Maggiore Thomas G. Lanphier. Il generatore sperimentale prodotto a Selfridge era un piccolo modello di quello che sperava che sarebbe stato sviluppato su larga scala per poter generare energia elettrica gratuita a disposizione di tutti i cittadini per le loro case. Hendershot prima mostrò agli alti vertici militari come il suo modello funzionava, poi supervisionò i tecnici dell’esercito nella costruzione di un proprio modello che funzionava alla perfezione. Il Maggiore Lanphier riportò che gli esperti civili di apparecchiature elettriche ai quali era stato mostrato il generatore risero per il modo in cui era stato cablato e affermarono che non avrebbe mai potuto funzionare, ma quando fu alzato l’interruttore, il motore funzionò. Il Maggiore Lanphier dopo le varie sperimentazioni, riportando i risultati ai giornalisti commentò: “Il tutto è così misterioso e sorprendente che ha l’aspetto di essere un falso. Ero estremamente scettico quando ho visto il primo modello, ma ho aiutato a costruire il secondo e ho partecipato all’avvolgimento del magnete. Posso affermare con certezza che non c’è nulla di falso in questa apparecchiatura che possiamo definire “Motore senza combustibile”. Questo piccolo generatore sperimentale può fornire potenza sufficiente a uccidere un uomo”.

L’esperimento di Selfridge Field, innescò una serie di notizie sulla stampa nazionale. Apparvero notizie con titoli a lettere cubitali in giornali come il Detroit Free Press, Detroit News, Detroit Times, vari giornali di Pittsburgh, il New York Times, e molti altri. La maggior parte con titoli come “Il motore miracolo” e le immagini del Maggiore Lanphier, il Colonnello Lindbergh e Hendershot. Per le multinazionali dell’energia fu un duro colpo. Non potevano credere ai loro occhi, il generatore che avevano cercato così disperatamente di nascondere era ora stato presentato al pubblico. Dovevano fare qualcosa. Mandarono quindi il più affermato dei loro esperti, il dottor Hochstetter del Hochstetter Research Laboratories per dimostrare che il generatore non funzionava affatto e per trovare un modo per far apparire ridicolo il suo inventore. Scettico come era, l’esperto vide l’invenzione con i propri occhi e constatò che stava funzionando. Tentò per mesi e mesi di distruggere Hendershot mentre i suoi capi facevano pressione perché trovasse qualcosa per fermare questo inventore, altrimenti avrebbe rovinato i loro business. Hochstetter si confidò con i suoi collaboratori al suo laboratorio: “I rappresentanti delle multinazionali continuavano a dirmi: Distruggilo!, ma non riesco a trovare nulla”. Ben presto ne ebbe abbastanza di tutte le pressioni e declinò l’incarico dichiarando:” Permetterò che il mondo intero abbia tutte le informazioni su questa sorprendente invenzione”,

Alcuni giorni dopo morì in un incidente ferroviario su un treno che lo portava in Ohio, il luogo dove voleva fare il grande annuncio. Fu l’unico passeggero a bordo del treno che perse la vita. Improvvisamente, così come tutto era cominciato, la pubblicità e il sensazionalismo del motore Hendershot cessarono. L’ultima notizia a riguardo risale al 10 marzo 1928, quando apparve sulla maggior parte dei giornali un piccolo trafiletto che diceva che Lester Hendershot era stato ricoverato all’Emergency Hospital di Washington a seguito di un incidente in cui era rimasto paralizzato a causa di una scossa di 2000 volt, scaturita da una macchina che conosceva alla perfezione, avendoci lavorato per diversi anni. In realtà la scossa era da 220 volts e solo le sue corde vocali erano state paralizzate, e si riprese dopo qualche settimana. Tuttavia Hendershot non ha mai spiegato cosa era effettivamente successo.

E’ certo comunque che fu sottoposto a minacce per tutta la vita.

Una delle offerte più incoraggianti arrivò nel settembre del 1956, quando Hendershot ricevette la notizia che i funzionari del governo messicano volevano incontrarsi con lui e discutere la possibilità di utilizzare il suo generatore per il programma di sviluppo rurale in Messico.
I funzionari del governo messicano andarono a casa di Hendershot e presero accordi perché andasse a Città del Messico con tutta la famiglia collaborando con i tecnici messicani alla costruzione del generatore.
Hendershot e i suoi famigliari furono alloggiati in un appartamento vicino alla casa del direttore del dipartimento dell’energia elettrica. Hendershot supervisionò i messicani nella costruzione di un modello. Lavorava al progetto da diverse settimane e la moglie notò che diventava sempre più teso.
Una mattina di febbraio del 1957, il laboratorio telefonò dove abitava chiedendo di lui e la moglie disse che era uscito al mattino di buon ora per recarsi al lavoro, e se lui non era al laboratorio, non aveva idea di dove potesse essere. Passò l’intera giornata senza che si sapesse nulla di lui.

Quella notte non venne a casa, con grande sconcerto dei famigliari, fino al mattino quando ricevettero un telegramma da Los Angeles nel quale Hendershot chiedeva ai famigliari di ritornare a casa. Non spiegò mai mai perché era stato costretto a lasciare tutto così improvvisamente in circostanze strane, tranne che temeva per la sua vita e soprattutto dei suoi famigliari.

Il governo messicano non presentò alcun genere di lamentela o protesta, semplicemente il progetto fu abbandonato.

Il 19 aprile 1961, il figlio, ritornato a casa da scuola, lo trovò morto. La morte fu registrata come suicidio e il caso archiviato senza alcuna ulteriore investigazione.

Nel corso degli anni moltissimi scienziati hanno esaminato la sua scoperta, e ancor oggi, dopo 84 anni non sono in grado di spiegare pienamente l’invenzione. Pochi giorni prima che Hendershot morisse le grandi compagnie del petrolio e del carbone che lo avevano molestato per tutta la vita erano riuscite ad acquisire da lui i brevetti per 25.000 dollari, per assicurarsi che nessuno mai potesse avere accesso ai piani e costruisse il generatore.

Oggi comunque è possibile trovare piani per la costruzione del generatore, seppure manchino informazioni particolareggiate su come fare gli avvolgimenti elettrici, e il brevetto non impedisce la costruzione di un generatore per uso personale.

Un particolare mai emerso

Le informazioni riportate fino ad ora sono di dominio pubblico, i fatti riguardanti il volo di Lindberg con un motore costruito da Hendershot sono ripudiati dalle autorità e dagli organi ufficiali del mainstream, anche se riportati dai mass media dell’epoca.

Del rapimento di Baby Lindbergh fu accusato Bruno Hauptmann, un immigrato tedesco, carpentiere ed ex detenuto. Malgrado si fosse sempre proclamato innocente, Hauptmann venne giustiziato.

Nel dicembre del 1935 i Lindbergh si trasferirono in Europa con i loro due bambini piccoli fino al loro ritorno nel 1939, ufficialmente per difendere la propria privacy.

Pare che anche Lindberg volesse partecipare alla diffusione del generatore di Hendershot. Il rapimento del figlio fu un monito a non persistere nell’intento di promuovere il generatore?

Il trasferimento in Europa non fu piuttosto un esilio volontario a dimostrazione di aver abbandonato ogni forma di pubblicità del generatore di free energy?

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